21 Febbraio 2020

Pena ridotta di 2 anni, per R.M. ritenuto il responsabile della bomba che nell’ottobre del 2017 fu fatta espolodere sul pianerottolo di un condominio di via Dante, per un prestito usuraio non pagato. La pena passa così da 9 anni e 6 mesi a 7 anni e 6 mesi. Il motivo di questo sconto, come si legge nelle motivazioni della Corte d’Appello, è dovuto al fatto che R.M. si è impegnato per iscritto a versare 300 euro al mese, per 10 anni, alle persone offese, tra cui un operaio ecuadoriano che risiedeva nell’appartamento preso di mira. L’esplosione danneggiò l’intera palazzina e 27 persone furono costrette a evacuare perché lo stabile fu ritenuto non idoneo a ospitare persone. Nessuno rimase ferito solo per una pura casualità. L’ordigno, infatti, fu fatto esplodere all’1.30 di notte e a quell’ora tutti i residenti si trovavano all’interno delle loro quattro mura.