06 Settembre 2019

Il desiderio di passare del tempo insieme e la voglia di avventura: queste le motivazioni che, quest’estate, hanno spinto padre e figlio pioltellesi ad affrontare un viaggio speciale: Pioltello-Poznan (Polonia) in sella ai loro motorini, il mitico Ciao. Tommaso, 32 anni, e Fernando Rossi, 62enne, hanno percorso 1.270 chilometri attraversando strade secondarie, oltrepassando confini geografici e politici, ma soprattutto all’avventura e rigorosamente insieme, con quel brivido che solo cavalcare un Cinquantino sa dare.
«Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con mio padre» racconta Tommaso. «Visto che il tempo da trascorrere insieme, da quando non viviamo più sotto lo stesso tetto, si è ridotto moltissimo, gli ho proposto lo scorso anno di partecipare insieme al CrazyItalianRally, una corsa non competitiva che prevede la traversata dell’Italia, da nord a sud, da Biella a Pachino-Marzamemi, in provincia di Siracusa, rigorosamente in sella a veicoli con cilindrata pari a 50cc. Papà, che è un motociclista e ha lo spirito di un ragazzo, ha accettato: così abbiamo comprato due Ciao, li abbiamo rimessi in sesto e abbiamo partecipato. Ci siamo divertiti così tanto, che quest’anno ci abbiamo riprovato: in 5 giorni siamo arrivati fino a Poznan, città natale della mia fidanzata».
I due Rossi, copywriter Tommaso e professore di educazione fisica Ferdinando, sono partiti da Pioltello il 3 agosto, giungendo a destinazione il 7. Avventure e vicissitudini, tappa per tappa, sono stati raccontati sul profilo Facebook “I diari del Ciao” (parafrasando i più famosi diari del Che), tra momenti difficili a causa di qualche guasto, compensato da località mozzafiato incontrate lungo il tragitto. E alla fine ce l’hanno fatta: «Si conclude nei tempi sperati la nostra piccola opera in 5 atti», aggiunge Tommaso, che sui social ha anche scritto: «Plauso e sincera ammirazione per i veri protagonisti di questa minuta avventura: due mezzi di locomozione nati quando il mondo era un posto diverso ma che ci dimostrano di saperlo solcare ancora a testa alta. Lunga vita ai Ciao».