20 Ottobre 2017

Prosegue fino a domani, sabato 21 ottobre, la mostra ‘900 criminale. Mafia, camorra, ‘ndrangheta” allestita in biblioteca in occasione di Legalmente, festival organizzato dall’amministrazione comunale che ha preso il via il 30 settembre.
Lunedì pomeriggio il curatore della mostra, Ciro Dovizio, dell’associazione laboratorio di storia contemporanea Lapsus, ha fatto da Cicerone per dei visitatori d’eccezione: il sindaco Ivonne Cosciotti e la sua giunta. «Siamo davanti all’idea di veicolare un messaggio importante con uno spazio percorribile», ha spiegato Dovizio. «In questo modo siamo convinti di potere interessare i giovani». La mostra è formata da una serie di pannelli dislocati nelle stanze del piano sotterraneo della biblioteca, proprio a stretto contatto con i giovani. Quasi impossibile non incuriosirsi. Sulle strutture mobili viene raccontato cosa sono le mafie. Si parla naturalmente di cosa nostra, camorra e ‘ndrangheta, con uno spazio anche dedicato alla sacra corona unita. Un itinerario espositivo che ripercorre lo sviluppo del potere mafioso dall’Unità d’Italia alla globalizzazione, attraverso 7 fasi cronologiche, corredate da 14 approfondimenti tematici.
«Parliamo di una criminalità organizzata con punti ben precisi che le permettono di differenziarsi dalla malavita comune» ha spiegato il rappresentante di Lapsus. «In particolare, le mafie hanno il controllo del territorio tramite una tassazione, tanto per intenderci la classica estorsione. Inoltre hanno una dimensione gerarchica ben precisa, chi entra nell’organizzazione aderisce con un vincolo a un progetto. Sacrificano la loro libertà, regolarizzata da una normativa giuridica interna ben precisa». Sindaco e assessore hanno seguito con attenzione e, proprio come studenti, hanno posto domande, chiesto delucidazioni, approfondito alcune tematiche.