25 Gennaio 2021

Da 504 segratesi positivi al covid a 102 in un amen. Ben cinque volte meno. È quanto emerge dopo che il sistema di biosorveglianza della Regione è stato rivisto. A confermarlo è il sindaco Paolo Micheli che non nasconde tutto il suo disappunto: “Capite il disastro a cui stiamo assistendo? Significa che per settimane, visto che si parla da ottobre, c’è stato comunicato un numero di casi di persone positive totalmente diverso rispetto al dato reale, con ripercussioni pesantissime e drammatiche in particolare sull’economia, ma anche sulla socialità e sul percorso scolastico dei nostri ragazzi”. Il sindaco ha aggiunto che da diversi giorni medici e infermieri con cui è in contatto e personale dell’ospedale San Raffaele gli scrivevano per assicurargli che l’ingresso della Lombardia in zona rossa non corrispondeva affatto con all’andamento dei ricoveri che avevano in pronto soccorso e nei reparti covid, molto più basso rispetto ai picchi di novembre.

“Qualcuno ora dovrà pagare per questo enorme pasticcio” tuona Micheli “Se ci saranno gli estremi, mi farò portavoce con i sindaci del milanese per avviare una causa contro chi ha fatto questo clamoroso errore impedendo l’apertura di negozi e stringendo la cinghia a lavoratori già sull’orlo del fallimento. Chiederemo un risarcimento per chi questa settimana è stato costretto a chiudere per uno sbaglio nella comunicazione dei dati. Sono sempre stato d’accordo con l’attivazione delle drastiche misure anti covid quando il pericolo è la morte o la sofferenza delle persone, ma qui siamo di fronte a un clamoroso caso di confusione umana, il virus non centra nulla. Non sarebbe dovuto accadere. Chi ha sbagliato paghi e subito”.