16 Marzo 2021

Ha pensato di abbandonare una serie di faldoni, frutto di 32 anni di lavoro, in un aiuola di via Foscolo, probabilmente per non dover fare più viaggi alla piattaforma ecologica, e magari differenziare il materiale. Soltanto che non ha pensato a una cosa semplice: rovistando fra le tante carte abbandonate sarebbero emersi documenti che avrebbero permesso di risalire a lui. E così è stato. Tracce inequivocabili, senza tralasciare il fatto che aveva seminato qua e là una serie di dati sensibili, visto che il soggetto in questione è un medico, residente proprio a Segrate, e c’erano anche cartelle piuttosto riservate. Fatto sta che il “zozzone” di turno è stato identificato e presto sarà contattato dalle autorità a cui dovrà fornire spiegazioni, che difficilmente gli eviteranno una pesante sanzione. Sulla questione, l’ironia dell’assessore all’Ambiente, Damiano Dalerba: “Chissà cosa mi dirà al telefono il dottore per giustificarsi”.