25 Maggio 2020

Sempre più ai ferri corti i vertici del San Raffaele e una nutrita parte dei suoi dipendenti. Nei giorni scorsi, una lavoratrice in Fis (Fondo integrazione salariale), a nome di infermieri, personale di supporto, amministrativi, tecnici, educatori e fisioterapisti, ha tentato di consegnare all’amministratore delegato del nosocomio, Elena Bottinelli, una lettera firmata da un migliaio di persone. Un appello per mantenere il contratto che ricalca quello della sanità pubblica e che da sempre si applica al San Raffaele, ma l’incontro non si è tenuto. L’amministratore delegato, infatti, non ha voluto ricevere la dipendente. “L’amministrazione continua a negarsi e a respingere l’ennesima richiesta di sospendere l’applicazione del contratto della sanità privata Aiop, prevista a partire dal 1 giugno 2020, e nemmeno sono stati dati incontri per prevedere una proroga del contratto in essere” si legge in un comunicato sindacale”. “Invece, i vertici aziendali sono molto inclini a partecipare a trasmissioni televisive per declamare l’eccellenza dell’ospedale, che deriva esattamente dal lavoro di tutto il personale, i cui diritti economici e normativi oggi vengono attaccati. Non è ancora terminata l’emergenza, che ha richiesto enormi sacrifici ed esposto a rischi tutto il personale, e questo è il ringraziamento. Sono arrivate tante belle parole, ma nei fatti solo colpi bassi”. Il comunicato inoltre mira a dimostrare come, da parte dei lavoratori, ci sia stato un grande senso di responsabilità in questi mesi, ma la pazienza sembra essere giunta al capolinea: “I sindacati avevano responsabilmente sospeso lo sciopero dello scorso 27 febbraio, ma a questo punto sono pronti a riprendere le mobilitazioni: è stata convocata un’assemblea generale all’ingresso dell’ospedale, per consentire a tutti di partecipare, mantenendo il distanziamento fisico, per mercoledì 27 maggio alle ore 8, ed è stata aperta la procedura di raffreddamento preliminare allo sciopero presso la Prefettura di Milano”. Ma a quanto pare non sarà così facile: “L’amministrazione sta cercando di impedire anche l’assemblea: ha scritto che ritiene che non sia autorizzabile nemmeno all’aperto e mantenendo le distanze”.