01 Marzo 2022

Il nuovo stadio di Inter e Milan, che dovrebbe sorgere accanto al Meazza, pare essere di nuovo in stallo. Il tentennare del Comune a dare il via libera al progetto pare aver indispettito le due società calcistiche e, secondo alcuni media, avrebbero iniziato a guardarsi intorno per trovare soluzioni alternative. Tra questa torna in auge l’ipotesi Segrate. Lo scorso settembre il sindaco Paolo Micheli, in un’intervista rilasciata proprio a inFolio, aveva escluso questa possibilità. E a quanto pare non ha cambiato idea.

“Saremmo tutti molto contenti se Ibrahimovic venisse ad abitare a Segrate e se lo vedessimo fare allenamento insieme a Lautaro per i sentieri del Centroparco” le sue parole. “Ma alla possibilità dello spostamento da noi dello stadio del Milan e dell’Inter dico francamente: No grazie. Proprio no”. L’area interessata è ovviamente quella dove dovrebbe sorgere il centro commerciale di Westfield che sta subendo ritardi notevoli, al punto che si è messo in dubbio la sua reale edificazione. Ma anche qui Micheli è chiaro: “I tempi di realizzazione sono stati allungati dalla pandemia e forse ora di nuovo rallentati dalla folle invasione dell’Ucraina, ma l’interesse alla concretizzazione del grande intervento economico ed occupazionale mi è stata più volte confermata dal colosso franco australiano Unibail-Rodamco-Westfield, titolare del progetto, che anzi lo ha aggiornato e migliorato. Ma qualora questa ipotesi dovesse intiepidirsi, l’arrivo qui a Segrate del nuovo San Siro non è certo quello che vogliamo per la nostra città. Un nuovo moderno polo universitario di cui Milano ha bisogno o centri di ricerca proiettati verso il futuro, verso l’utilizzo civile dell’idrogeno e di altri fonti rinnovabili: queste sono le nostre eventuali opzioni. L’invasione, due o più volte alla settimana di ottantamila tifosi, con tutto il rispetto per le grandissime squadre milanese e le loro tifoserie, no, non ci interessa proprio”.

Di parere contrario la Lega che vede nella posizione di Micheli solamente una mano al collega milanese Beppe Sala: "Sindaco, perché tanta fretta? Forse perché il Comune di Milano rischia di ritrovarsi con uno stadio vecchio, vuoto ed abbandonato se ci si spostasse a Segrate? Westfield deve ancora realizzare la viabilità speciale, può proporre un nuovo progetto a destinazione commerciale come uno stadio moderno o mantenere l’area di proprietà ferma. Per non parlare del rimborso degli oneri! Sindaco, prima di difendere gli interessi di Sala rifletta su quanto questo possa comportare per Segrate! Nonostante ci auguriamo che nell’area Westfield si proceda alla svelta, magari con un progetto di prospettiva per Segrate, forse è meglio valutare con l’operatore altre strade piuttosto che vedere la città con una ferita permanente. Purtroppo gli interessi dell’amico Sala per Micheli vengono prima dei segratesi".