28 Gennaio 2022

Dopo due anni di interruzione a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al covid, lunedì è ripartito il servizio di sorveglianza presso la stazione ferroviaria di Segrate, a opera dei volontari dell’Associazione nazionale carabinieri. Già da tempo negli uffici comunali si ventilavano progetti di ripresa e la decisione era stata presa ben prima del drammatico evento, la violenza sessuale ai danni di una 44enne, avvenuto lo scorso dicembre in un’area limitrofa al passante. L’amministrazione assicura che il servizio non intende essere una risposta a quanto avvenuto, si tratta solo di una coincidenza temporale, ma ha lo scopo di offrire alla cittadinanza un’ulteriore risorsa per incrementare la percezione di sicurezza.
«I nostri compiti si limitano a osservazione e riferimento», chiariscono infatti i volontari. «Cerchiamo di monitorare il rispetto della legalità per fare sentire tutti più tranquilli». A questo fine, è prevista la presenza di una coppia di membri dell’associazione dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20, ma verranno effettuati anche alcuni passaggi fuori orario durante la giornata, qualora i turni di servizio lo permettano.
«Noi ci assicuriamo solo che la situazione sia regolare e nella maggior parte dei casi non è neanche richiesto il nostro intervento: basta vederci circolare con la divisa per infondere sicurezza ed, eventualmente, allontanare i mal intenzionati». L’iniziativa era nata nel 2011 e ormai era ben rodata, ma due anni fa si era giocoforza arrestata con l’imporsi della pandemia.
Adesso è stata rilanciata per volontà congiunta degli ex carabinieri e dell’amministrazione comunale, nella condivisione del pensiero che costituisca un prezioso servizio per la comunità.  
Chiara Valnegri