26 Giugno 2020

Anche se lentamente si sta cercando di tornare alla vita di tutti i giorni, l’emergenza Covid non è assolutamente finita. Lo sanno bene alle residenze Anni Azzurri che hanno rincominciato a organizzare le visite dei parenti con le dovute precauzioni del caso. È un modo diverso di stare insieme, ma è pur sempre bello potersi rivedere. Gli ospiti sono finalmente felici di poter parlare con i propri cari senza dover utilizzare la tecnologia, ma guardandosi negli occhi. E allora ecco che le strutture si sono dotate di pannelli in plexiglas per mantenere le giuste distanze e al tempo stesso dare un contatto visivo importante. Si tratta di barriere sottili che permettono comunque di chiacchierare in tutta tranquillità, nel caso anche con l’utilizzo di interfono appositamente installato. E quando il tempo è bello, come si spera sarà sempre più spesso nei prossimi giorni, sono stati allestiti degli spazi all’aperto, nei giardini delle residenze, dove gli ospiti e i loro parenti possono incontrarsi, sedersi e raccontarsi in tutta tranquillità, naturalmente tenendo le giuste distanze. Il personale è comunque sempre presente, pronto a intervenire nel caso ci fosse bisogno di qualcosa. Insomma la dimensione umana è al centro di tutte le iniziative che sono state studiate per fare interagire i “nonni” con i loro cari. Non è un incontro fisico vero e proprio, perché resta il divieto di un contatto, ma il virtuale è stato messo in archivio.

All’interno delle strutture la vita in comune deve necessariamente tenere presente del fatto che non si può abbassare la guardia. E così, per esempio, a pranzo non si può più stare a tavola in compagnia anche se, con la giusta distanza, si è rincominciato a fare mangiare gli ospiti in stanze comune. La cena, per precauzione, invece viene servita spesso in camera. Ma i responsabili assicurano che presto tornerà tutto alla normalità, bisognerà solo avere un po’ di pazienza.

Quello che, invece, il coronavirus non è riuscito a sconfiggere, e mai ci riuscirà, è l’amore. E la più bella testimonianza di questo sentimento l’hanno portata Franco e Annamaria. “Come ti amavo allora ti amo adesso e ti amerò per sempre”, sono le parole che Franco ha scritto a sua moglie Annamaria per festeggiare 65 anni di matrimonio e 71 di amore. Lei è ospite nella residenza Anni Azzurri Sant’Ambrogio, a Milano, e ha ricevuto la visita del marito, con tanto di fiori, spumante e lettera d’amore: attraverso la finestra hanno brindato alla loro storia.
Un momento che ha commosso tutti i presenti e che ha annullato ogni distanza, nonostante le misure di sicurezza previste per evitare contagi.

Intanto anche i nuovi ingressi stanno per essere sbloccati. Molto presto le residenze potranno ospitare altri amici. Anni Azzurri si sta attrezzando anche per questo, perché la salute psicofisica degli anziani è sempre al centro del nostro progetto. E anche le case di riposo San Rocco di Segrate e Melograno di Cassina de’ Pecchi sono all’avanguardia sotto tutti i punti di vista. In attesa di ricevere nuovi nonni, chi è già ospite ha ripreso a rivedere parenti e amici in tutta sicurezza. Insomma la vita sta tornando alla normalità e Anni Azzurri conferma di tenere il passo.