04 Febbraio 2021

Il consiglio comunale di Segrate si compatta e sia le forze di maggioranza che di opposizione prestano il volto per un’iniziativa volta a chiedere una volta per tutte verità per la morte dello studente italiano Giulio Regeni. E così i consiglieri e il sindaco, ognuno nelle proprie quattro mura, si sono fatti fotografare con una lettera rossa su un foglio A4 per formare la scritta “Verità per Giulio Regeni” rapito il 25 gennaio 2016, subito dopo le proteste di piazza Tahir al Cairo, in Egitto e ritrovato privo di vita e con evidenti segni di tortura il 3 febbraio nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani. “Il 10 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Roma ha chiuso le indagini preliminari sul caso Regeni” spiega il sindaco Paolo Micheli. “Sono stati rinviati a giudizio quattro ufficiali della National Security Agency, il servizio segreto interno egiziano, con l'accusa di sequestro di persona pluriaggravato, concorso in omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate. Ma i quattro agenti risultano irreperibili. Anche noi abbiamo voluto dare il nostro contributo affinché la verità emerga una volta per tutte e che sia fatta giustizia per quel povero ragazzo e per i suoi genitori che la attendono da 5 interminabili anni”.