20 Aprile 2021

C’era un certo senso di emozione nell’aria stamane al Parco Esposizioni di Novegro per l’apertura ufficiale del centro vaccinale di massa, struttura che quando andrà a regime prevede 4mila vaccinazioni al giorno. A gestirla, per conto della Regione, è il Gruppo San Donato, di cui fa parte l’ospedale San Raffaele. A partire dalle 8 gli over 65 che si erano prenotati si sono messi in fila, coordinati da un nutrito gruppo di volontari e dalla protezione civile segratese. Presenti anche il sindaco Paolo Micheli e l’assessore alla Salute Barbara Bianco, che hanno dato il benvenuto alla prima persona che si è vaccinata, la signora Mariuccia di 94 anni. “Alle 8 l'ho salutata dandole il benvenuto a nome di tutta la nostra comunità” le parole del sindaco. “Era emozionata. Con questa seconda dose mi ha confidato che sarà ancora più tranquilla e pian piano, come tutti noi, potrà tornare alla sua vita e riabbracciare i suoi cari nipoti”. Intorno alle 10 si è presentato anche Guido Bertolaso, consulente regionale per l’attuazione e il coordinamento del piano vaccini anti covid.
“Per ora le postazioni in funzione sono 10 e permettono di vaccinare circa 1.000 persone al giorno, con regolare prenotazione” ha spiegato invece l’assessore Bianco. “L’obiettivo è di arrivare a 40 con conseguente quadruplicazione dei vaccinati. Vorrei ringraziare i 25 volontari che ogni giorno si alternano, tra cui 13 della nostra protezione civile, così come i tanti medici e gli infermieri, nonché il Gruppo di San Donato. Si percepisce in tutti, pazienti e personale, un desiderio di arrivare prima possibile al traguardo che vorrebbe dire ritorno a una vita più normale”. Il centro è perfettamente organizzato, con un’ampia area parcheggi, una sala di preattesa, un’entrata dotata di videocamere che provano la febbre e un enorme punto accoglienza. Una volta vaccinati, c’è una seconda area in cui ci si deve fermare dai 15 minuti fino a un’ora, a seconda se la persona vaccinata abbia patologie che richiedano un’attenzione particolare. Presenta anche una zona precauzionale, denominata “Shock room”, nel caso qualcuno abbia un malore o un immediato rigetto al vaccino, dotata di macchinari medici all’avanguardia.