22 Ottobre 2021

Alzi la mano chi, non più di cinque anni fa avrebbe immaginato quanto il Bar del Centroparco sarebbe diventato un punto di riferimento così importante per i segratesi che frequentano il polmone verde, ma non solo. Azzardiamo: pochi, pochissimi. Ma tra questi c’è sicuramente Diego Ricco, ristoratore e imprenditore, che ha subito intuito le potenzialità di questo chalet e con lavoro, sacrifici, immaginazione e tante idee l’ha letteralmente fatto decollare.

«Abbiamo aperto come un semplice bar, partendo con tante difficoltà anche a causa delle precedenti gestioni che non l’avevano valorizzato a dovere» racconta Diego. «I segratesi non ci pensavano proprio a venire da noi,  chiudevamo alla sera con 5 caffé fatti e basta». Numeri che avrebbero smontato chiunque, ma non Diego: «Non mi sono mai arreso, la costanza è una mia prerogativa. Ci abbiamo messo grande entusiasmo e siamo riusciti a trasmetterlo ai primi clienti che a loro volta hanno iniziato a raccontarlo. Ed è passato il messaggio più importante: qui avrebbero trovato una conduzione familiare con un ambiente amichevole».

E così, piano piano, il Bar del Centroparco ha iniziato a essere un po’ di più frequentato. «A quel punto abbiamo deciso di acquistare una decina di tavolini di plastica per permettere alla gente di bere qualcosa stando seduta all’aperto. Con un po’ di fantasia abbiamo creato degli angoli relax con bancali e grossi cuscini e la gente ha apprezzato la nostra immaginazione». Buoni risultati che però andavano incrementati e così Diego ha pensato a coinvolgere le associazioni locali: «Abbiamo iniziato a collaborare con le realtà segratesi, come Easy mamma, l’associazione Genitori, ottendo un buon riscontro». A questo punto il bar ha iniziato a essere addirittura stretto per le ambizioni di Diego: «Vero. Così ho pensato di fare alcuni test con una postazione grill spartana. Abbiamo avuto tanti di quei controlli che neppure puoi immaginare. Ma questo c’è servito per migliorare». Fino a quando il primo maggio del secondo anno di attività, il boom. «Complice la bella giornata ci siamo trovati invasi da centinaia di segratesi. Non ce l’aspettavamo proprio, è stata une sensazione meravigliosa. E abbiamo capito che stavamo davvero svoltando, che il vento iniziava a girare dalla nostra parte».

E così sempre più gente ha iniziato a prendere come punto di riferimento il Bar del Centroparco. E qui è uscita la mentalità imprenditoriale di Diego: «Con l’indotto abbiamo subto deciso di fare investimenti importanti, per decollare una volta per tutte. Abbiamo incrementato la postazione della griglieria, fatto crescere la struttura sul versante della ristorazione e introdotto anche la pizzeria». E, a proposito di pizzeria, ecco un aneddoto davvero curioso: «PizzAut, la prima pizzeria gestita interamente da ragazzi autistici nata a Cassina de’ Pecchi, avrebbe dovuto sorgere da noi. Con il suo responsabile, Nico Acampora, abbiamo ragionato a lungo, ma mancavano alcuni presupposti fondamentali e abbiamo dovuto rinunciare».

Niente PizzAut, ma importanti collaborazioni a sfondo sociale. «Inizialmente ci siamo legati a Cascina Biblioteca. Ci mandavano i ragazzi a cui insegnavamo a fare la pizza, i caffé, a servire ai tavoli. Successivamente abbiamo incontrato quella meravigliosa realtà che sono I Ragazzi di Robin e con loro è iniziata una collaborazione fantastica. È vero che nel bando era previsto l’inserimento delle cosiddette categorie protette, ma con loro l’avrei fatto comunque». Davvero tante le iniziative portate avanti insieme a loro, dal progetto di ridipingere le staccionate del Centroparco, ai corsi di caffetteria, proseguendo con il loro inserimento nel lavoro stagionale ai tavoli. «È stata un’estate stupenda» ammette Diego. «Dopo tanti sacrifici legati al covid, siamo ripartiti alla grande e le serate a vedere tutti insieme gli Europei di calcio saranno indimenticabili».

Ora la stagione sta per chiudersi, ma prima un altro grande evento aspetta il Bar Centroparco: due fine settimana dedicati alla festa di Halloween, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco. Ci saranno laboratori a tema tenuti da Family days (su prenotazione), il battesimo della sella, merenda Halloween con Easymamma, aperitivo mostruoso con selfie da paura e il mercatino degli hobbisti. Appuntamento, dunque, il 23 e il 24 ottobre e poi il 30 e 31 ottobre. E poi si tirano un po’ i remi in barca? Niente da fare, con Diego è quasi impossibile: «Siamo sempre in evoluzione. Quest’anno voglio coinvolgere ancora di più i Ragazzi di Robin per portare il mio progetto a pieno regime: inserirne qualcuno nel mio staff. Sono determinato a farlo, mi auguro che in questa sfida le istituzioni possano però aiutarci».