28 Ottobre 2022

Come avevamo anticipato sullo scorso numero di inFolio, la giunta segratese saluta gli assessori Antonella Caretti e Damiano Dalerba, per fare entrare in squadra Giulia Vezzoni e Alessandro Pignataro. L’ufficialità si è avuta durante una conferenza stampa, in cui il sindaco Paolo Micheli ha confermato che si è trattato di un avvicendamento previsto da tempo, per dare maggiore spazio ai giovani che si sono affacciati alla politica nell’ultima tornata amministrativa. Spiegazione confermata anche dagli stessi assessori uscenti. Sia Caretti che Dalerba hanno spiegato che il loro non è un passo indietro, bensì di lato. Entrambi, infatti, si sono detti pronti a continuare ad appoggiare questa amministrazione anche se con compiti diversi. Il sindaco ha inoltre confermato che entrambi proseguiranno a partecipare alle riunioni di maggioranza. Per quanto riguarda la deleghe, anche qui, nessuna sorpresa: Pignataro eredita da Dalerba tutto quello che riguarda ambiente e verde, mentre i Lavori Pubblici andranno al vicesindaco Francesco Di Chio. Vezzoni, invece, si occuperà dei Trasporti e di una serie di deleghe, come Sport e Associazionismo, che erano in carica a Barbara Bianco. Quest’ultima prenderà il Commercio e manterrà, tra le altre cose, Cultura e Pari Opportunità. Tutto a posto, dunque? Non proprio. Sul versante dell’opposizione, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia non credono alla versione del sindaco e della sua maggioranza e hanno espresso il loro disappunto. “La spaccatura tra l’ex assessore Caretti e la giunta è forse figlia di un ambiente poco adatto alla produttività” si legge in un comunicato a firma delle tre forze di minoranza. “Un mese fa, infatti, fu condivisa tramite mail dall’assessore Caretti una proposta progettuale a tema commercio, che non arrivò mai in commissione e a oggi sembra essere caduta nel dimenticatoio. Non è sicuramente un bel segnale affossare un progetto di un proprio assessore. In merito all’ex assessore Dalerba, il passo di lato è più un’ammissione di colpa che un gesto di cortesia politica. La cattiva gestione del verde pubblico ormai è inconfutabile. Lo stesso Micheli boccia il suo assessore nominando un tecnico al suo posto, il che la dice lunga sulle difficoltà di un’amministrazione che si spaccia per ambientalista in merito a uno dei temi a loro più cari. (...) L’opposizione evidenzia come il rimpasto di giunta, che si voleva far passare per un atto dovuto, sia invece il frutto di un terremoto politico interno alla maggioranza. Si tratta infatti di bocciature esplicite degli ex assessori e di un palese tentativo di ammorbidire le posizioni di alcune componenti in vista di discussione sul prossimo Pgt, che difficilmente sarà in linea con quanto promesso agli elettori”.