15 Gennaio 2021

Pur criticando pesantemente le decisioni del governo, i titolari del ristorante Cascina Ovi hanno comunque deciso di non aderire alla protesta #IoApro1501 che si tiene oggi, venerdì 15 gennaio, e lo fanno motivando la decisione. “Riteniamo che le proteste siano una cosa seria e che i clienti meritino rispetto. Nello specifico: ci sembra che la protesta, alla quale, pare, aderiranno oltre 50mila colleghi, si sia presto ritirata su posizioni populistiche e di mera promozione per gli organizzatori. La rabbia di baristi e ristoratori è una cosa seria e motivata e pertanto non consideriamo né corretto né utile prestarci al gioco di chi cerca di cavalcarla per ragioni che, sempre di più, si stanno rivelando personalistiche e pubblicitarie. Un ristorante di livello, quale il nostro, fa di tutto per essere, non si improvvisa: serve tempo e programmazione per preparare le linee e per garantire un servizio all'altezza, servono materie prime fresche e di qualità. Tutte cose che non si ottengono con l'improvvisazione. Vogliamo evitare che i nostri ospiti abbiano l'impressione di non aver cenato nella solita Cascina Ovi alla quale erano abituati. Attualmente, l’intera categoria gode del sostegno e della simpatia della maggior parte degli italiani: a tutti è evidente che siamo tra le principali vittime di questa situazione. Non possiamo permetterci di esporci all’interesse di chi, al contrario, avrebbe quello di farci passare, magari manipolando i numeri, come causa di un’eventuale recrudescenza del contagio”. Da Cascina Ovi, però, nessuna critica per chi vi aderirà. “Rispettiamo pienamente e in parte capiamo la scelta dei colleghi che aderiranno all’iniziativa #IoApro1501. Continuiamo però a pensare che non sia questo il modo di chiedere regole chiare, prospettive, sostegno economico adeguato, che al momento assolutamente non c'è stato, e la possibilità di sperare di tornare presto alla normalità e all’operatività”.