19 Febbraio 2021

Le forze di maggioranza insorgono contro la collocazione dei centri per la vaccinazione anti covid a favore gli over 80, considerando assurdo di chiedere spostamenti di 25/30 chilometri a persone anziane che potrebbero non avere un parente o un amico in grado di accompagnarlo. E chiedono anche ai partiti di opposizione di affiancarli nella richiesta ufficiale di rivedere questo tipo di gestione. Il documento in questione è firmato da Greta Coraglia per Lista Micheli, Francesco Di Chio per il Pd, Roberto Prina per Segrate Nostra e Federico Figini per Segrate Viva. “Sappiamo bene che l’intero arco di questo vaccino ha del miracoloso: arrivato in tempi record anche grazie a ingenti investimenti e una collaborazione di portata mondiale, promette di mettere fine all’incubo dell’ultimo anno. Ci rendiamo conto di quante energie vi siano state spese, e quanto sia difficile un’operazione di così vasta scala. Ma a leggere i centri designati per la nostra Asst di zona, che saranno Binasco, Trezzo sull’Adda, Melzo e (prossimamente) Vizzolo Predabissi, ci siamo trovati piuttosto sorpresi. Ci chiediamo se chi prende queste decisioni si renda conto di cosa chiede ai suoi cittadini, considerando che i primi destinatari sono proprio gli over 80, cioè una fascia della popolazione che ha notoriamente difficoltà a spostarsi, specie tanto lontano”. Il centro designato più vicino è Melzo, che dista una decina di chilometri, ma è difficile che tutti i segratesi siano inviati lì. Più probabile che siano smistati anche negli altri punti, con distanze che vanno dai 25 a i 30 chilometri. “Non tutti sono così fortunati da avere figli e nipoti che, prendendosi un giorno dal lavoro, possano accompagnarli, e ci sembra assurdo doverlo ricordare noi di Segrate e dei Comuni a noi vicini come Pioltello, Vimodrone, Peschiera Borromeo” prosegue il comunicato. “La Regione intanto sta mandando informazioni imprecise e frammentate. Ora pare che si chiederà ai medici di famiglia di effettuare la vaccinazione a domicilio a tutti quelli che sono impossibilitati a muoversi. E tutti gli altri? Chi non ha vicino la famiglia? Dovrebbe prendere i mezzi pubblici, forse uno dei luoghi a più alto rischio?”. I rappresentanti della maggioranza ricordano che molti sindaci, tra cui anche Paolo Micheli, si erano detti  disponibili a ospitare uno o più centri vaccinali, senza avere una risposta positiva. “Quello che ora il Comune può fare” proseguono le forze di maggioranza “è offrire tutti i mezzi a disposizione, attivando convenzioni con la Croce Verde, e coinvolgendo polizia e protezione civile, ma si prevede che le richieste saranno molto numerose, e si teme che le risorse siano insufficienti”. Una soluzione prospettata potrebbe essere quella di tentare di fare rete, con volontari che accompagnino gli anziani più fragili in assenza di un’alternativa. “Sarebbe l’ennesima istanza, però, di un fenomeno molto diffuso, specie in Italia, specie in Lombardia: dove non arriva il sostegno dello Stato, lì intervengono i privati cittadini con la loro solidarietà. Ci pare si stia abusando di questa possibilità, e sebbene sappiamo che, alla bisogna, non mancheranno i volontari, invitiamo amministratori e colleghi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione a unirsi e alzare la voce contro una gestione sanitaria, se non scellerata, senz’altro poco trasparente. Abbiamo il dovere di sostenere i nostri cittadini, e non possiamo farlo senza avere tempestivamente tutte le informazioni”.