Venticinque persone accompagnate in ospedale, su ventisei coinvolte. La decisione è stata presa per un corretto monitoraggio della situazione clinica indicato dal Centro Antiveleni, a seguito dell’esposizione al cloruro di ottanoile, sostanza tossica anche a basse concentrazioni. L’allarme è scattato nella mattinata di mercoledì al terminal dello scalo merci ferroviario di Segrate, dove è stata riscontrata una perdita da una cisterna. A essere ospedalizzate, in codice verde e giallo, sono state sia le persone con irritazioni oculari, mal di gola e lievi difficoltà respiratorie, sia quelli che al momento della valutazione sono risultati asintomatici. Fortunatamente nessuno è in pericolo di vita. I nosocomi allertati sono stati il San Raffaele, l’Uboldo, il Policlinico di Milano e quelli di Melegnano, di Melzo, di San Donato Milanese e di Vimercate.
Sul posto, oltre alla polizia ferroviaria e al personale del 118 con due automediche e quattro ambulanze, sono intervenuti anche i vigili del fuoco con il nucleo specialistico Nbcr (Nucleare biologico chimico radiologico) che ha dovuto operare per contenere la fuoriuscita della sostanza tossica. Ad accorgersi della perdita della cisterna che stava transitando nel terminal sono stati proprio alcuni operatori dello scalo ferroviario. Il mezzo è stato immediatamente fermato e isolato, mentre la zona è stata messa in sicurezza. Contemporaneamente hanno preso il via tutte le operazioni di soccorso nei confronti delle persone che erano state esposte al cloruro di ottanoile.
Spetterà proprio alla relazione dei vigili del fuoco fare maggiore chiarezza su cosa sia esattamente accaduto. Al momento parrebbe che la perdita potrebbe essere stata causata dalla chiusura non perfetta di alcuni bulloni che serrano la cisterna e che si sarebbero allentati ancora di più a causa delle oscillazioni a cui il convoglio è stato sottoposto durante la marcia.