19 Maggio 2023

Il caro affitti per gli studenti universitari è un problema che in questi giorni sta interessando tutta Italia. I privati mettono a disposizione stanze, e a volte anche singoli letti, a prezzi proibitivi. La soluzione non pare semplice, a meno che non si possa trovare una sistemazione in periferia. E chi ci sta seriamente pensando è il sindaco Paolo Micheli che lancia l’ipotesi di un studentato proprio a Segrate.
«Le grandi città faticano ad accogliere gli studenti» esordisce Micheli. «I proprietari di appartamenti a Milano non li affittano a prezzi bassi e allora i Comuni di prima fascia. come il nostro dovrebbero farsi avanti: perché non pensare a una Casa dello studente da noi?». Il sindaco avrebbe anche già individuato alcune aree a vocazione. «Ad esempio, a Redecesio, accanto all’ex Cise c’è un terreno di circa 10mila metri quadri di un privato che potrebbe fare proprio al caso nostro. Ma penso anche a Milano Oltre dove ci sono degli edifici che potrebbero essere riconvertiti. Interessante è anche il palazzo invenduto Cineca, accanto al Village, che potrebbe essere perfetto». Ma nella testa del sindaco trova posto anche un’altra ipotesi, con un progetto ben più ampio che coinvolgerebbe l’area in zona Westfield. «Qui oltre a uno studentato si potrebbe pensare anche a un polo universitario» prosegue Micheli. «C’è l’aeroporto, c’è la tangenziale che porta alle autostrade, presto ci sarà anche la metropolitana. Credo che a livello di infrastrutture non ci sia in tutto il nord Italia un’area più appetibile».
Chiaramente un’idea del genere necessita di un coordinamento tra il pubblico e il privato. «Noi cerchiamo operatori che siano interessati a portare avanti un progetto del genere. Di recente è stato emanato un bando ricognitivo per gli alloggi per studenti da rendersi disponibili nel 2026 nell’ambito della riforma finanziata dal Pnrr, aperto a tutti i soggetti che possono rendere disponibili strutture per questo scopo. E qui entrerebbe in campo il Comune che può fare richiesta di questi fondi».
Insomma Micheli sogna di creare a Segrate un luogo dove gli studenti possano sentirsi accolti: «Sul nostro territorio abbiamo già il Lasa, una sede staccata dell’Accademia di Brera, una prestigiosa scuola di inglese e l’università del San Raffaele, in questo caso con molti studenti che già stiamo ospitando. Perché non pensare di progettare ulteriori opportunità per i nostri giovani?». E quando viene chiesto al sindaco quanti ragazzi potrebbe ospitare questa eventuale Casa dello studente, questa è la risposta: «Qualche centinaio. Se poi arrivasse un’università, anche di più».