22 Marzo 2019

La stazione ferroviaria è sicuramente uno dei cuori pulsanti di una città. Quella di Segrate ha sempre avuto una serie di problemi, più o meno piccoli. Con l’arrivo di Westfield quasi sicuramente sarà sposata a ridosso del colosso commerciale. In attesa che questo avvenga, però, quella attuale resta in funzione e molto frequentata. Abbiamo così fatto un giro per capire quale sia la situazione in cui versa la struttura e, più in generale, l’area che gli gravita intorno.
Partiamo dal parcheggio. Alle 10 del mattino non c’è un posto libero e qualche automobilista è stato costretto a lasciare la propria vettura in divieto di sosta (senza peraltro dare alcun fastidio). In mezzo a tutti quei mezzi spicca però un palo della luce piegato. All’apparenza nulla di preoccupante, ma forse sarebbe il caso di compiere una verifica. Chi volesse raggiungere la stazione usando la pista ciclopedonale del ponte degli specchietti, dovrà camminare nel percorso promiscuo. Quello solo pedonale, infatti, ha la pavimentazione dissestata (come spiega un cartello) ed è transennato. L’ascesore, imbrattato di scritte, non funziona. Le porte si aprono al piano terra, ma non sale. Nell’area antistante qualche bottiglia di birra, un po’ di rifiuti sparsi e la presenza di qualche topo. Avvicinandosi alla stazione saltano all’occhio un paio di biciclette vandalizzate e una pensilina dell’autobus imbrattata. Lo scalo ferroviario, invece, è sostanzialmente a posto. La rampa che porta nel sottopasso per raggiungere i binari presenta qualche punto rotto, ma nulla che crei disagi per chi la utilizza. Le banchine invece sono pulite, così come i cestini svuotati regolarmente. Invece, manca ancora una biglietteria.
A fare il punto per l’amministrazione comunale è l’assessore al Territorio, Roberto De Lotto, che conferma una serie di interventi in programma, già a partire dai prossimi mesi: «In stazione è previsto un punto presidio, in cui si venderanno i biglietti, e la costruzione di servizi igienici. Per quanto riguarda chi vuole raggiungerla in bicicletta, costruiremo una ciclostazione con 200 posti. Sarà inoltre creato un parco pubblico sulla sinistra, dando le spalle alla stazione, e verrà realizzato un edificio a residenziale pubblico, formato da 24 bilocali a disposizione dei Servizi Sociali, mentre al pian terreno sorgerà un asilo. Esiste anche un residuo di volumetria privata che il costruttore, qualora lo vorrà, potrà sviluppare». Resta da capire quali saranno esattamente i tempi. «Un problema tecnico notarile ha rallentato l’inizio dei lavori» prosegue De Lotto. «Tuttavia entro l’aprile 2020 le opere della stazione dovrebbero vedere la luce, mentre il parcheggio qualche mese in più. Il progetto dell’edificio pubblico, invece, deve ancora essere sistemato in alcuni dettagli come, ad esempio, decidere se fare qualche bilocale in meno per avere a dispoisizione anche dei trilocali».