23 Maggio 2022

Tutto è partito da un pacco contenente 260 grammi di metamfetamine intercettato all’aeroporto di Linate e la conclusione è stata l’arresto da parte della Polizia di Stato, in collaborazione con l’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli, di un 26enne italiano, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I funzionari dell’Ufficio ADM di Milano 3 presso l’aeroporto coordinato dall’Ufficio Investigazioni della Direzione Antifrode dopo aver individuato il  pacco hanno dato il via ad accertamenti e riscontrato che  doveva essere recapitato a un italiano, risultato non esistente, presso un negozio di Pieve Emanuele, risultato estraneo ai fatti.

La Squadra Mobile di Milano ha operato una consegna controllata del plico, giunto in negozio mentre gli agenti della Sezione Antidroga erano appostati all’interno, in attesa del destinatario. Poco dopo è giunta una mail nella quale il destinatario informava l’esercizio commerciale che sarebbe passato un corriere a ritirare il tutto e, dopo alcuni minuti, così è stato. Anche il corriere è risultato estraneo alla vicenda: doveva solo prendere il pacco e recapitarlo presso uno stabile di via Veniero, in zona Sempione. Dal palazzo è sceso il 26enne che è stato fermato dai poliziotti e tratto in arresto. Il giovane si trovava ai domiciliari dopo essere stato arrestato proprio dalla Squadra Mobile nel novembre del 2020 per una rapina compiuta, armato di cacciavite, ai danni di una farmacia in zona Mecenate. Per lui si sono nuovamente aperte le porte del carcere di San Vittore.