08 Maggio 2023

Si dice che per fare una prova servano tre indizi. In questo caso la speranza è che il terzo non arrivi, anche se gli inquirenti sospettano fortemente che la banda entrata in azione nei giorni scorsi, prima a Segrate e poi a San Giuliano Milanese sia la stessa. E potrebbe essere perfino quella che già la scorsa estate aveva operato in zona con una serie di colpi messi a segno sempre a Segrate, ma anche a Tribiano Trezzano sul Naviglio e Albairate. Stiamo parlando di un commando che usa una tecnica ben particolare: prende di mira poli logistici o grandi magazzini, non prima di aver posizionate delle vetture rubate sulle strade di accesso per rallentare l’eventuale intervento delle forze dell’ordine.

A fine aprile nel mirino era finito il negozio di biciclette segratese La Lombarda, in via Martiri di Cefalonia. Dopo aver spaccato la saracinesca e la vetrina, quasi certamente sfondati con un mezzo usato come ariete, i ladri, almeno una mezza dozzina, aveva fatto razzia di una trentina di bici caricate su furgoni prima di dileguarsi. E nei giorni scorsi un raid simile si è registrato a San Giuliano Milanese. I malviventi, dopo aver piazzato delle auto nelle vie adiacenti per creare degli ostacoli, proprio come successo a Segrate, anche in questo hanno divelto la saracinesca e si sono impossessati di materiale tecnologico, come iPad, computer, portatili e cellulari, per un valore di circa 500mila euro. Dopodiché sono svaniti nel nulla. Al momento le indagini proseguono nel più stretto riserbo. La speranza è che le videocamere posizionate nelle zone prese di mira possano fornire particolari determinanti per risalire ai responsabili.