17 Maggio 2019

In consiglio comunale si è tornato a parlare di debiti da dover sanare. Nell’ultima seduta, infatti, all’ordine del giorno c’era l’approvazione del rendiconto consuntivo, e il vicesindaco Luca Stanca nel presentare la sua relazione ha segnalato due debiti a carico del Bilancio cittadino, legati a scelte della precedente amministrazione.  Il primo riguarda la messa in liquidazione della società partecipata Acquamarina, su cui la Corte dei Conti ha chiesto 108mila euro a risarcimento per gli organi liquidatori, il secondo invece la revoca dell’edificabilità sul Golfo Agricolo che costerà circa 1 milione e 400mila euro. Due spese da sostenere che hanno scatenato l’ira del segretario cittadino di Segrate Nostra, Roberto Prina. «Siamo davanti a due debiti da riparare, frutto di scelte azzardate della passata amministrazione. Acquamarina dopo pochi anni aveva un bilancio fallimentare, portando alla sua inevitabile messa in liquidazione. La passata amministrazione, senza alcuna ragione e in spregio alle regole basilari del diritto societario, si assunse la responabilità di accollarsi il debito, salvo poi, accortasi di non poter giustificare in nessun modo, ai revisori dei conti, tale provvedimento oneroso, cadere in un lungo periodo di colpevole immobilismo. E questo ha portato alla recente di condanna di dover risarcire con 108mila euro i liquidatori». Non meno tenera la disamina legata al Golfo Agricolo: «Nel 2012 hanno adottato un Pgt viziato da errori sostanziali che non avrebbero consentito la sua realizzazione. La maggioranza rimase sorda ai numerosi avvisi che i nostri consiglieri lanciarono durante i consigli comunali. Anzi rispose querelando per diffamazione chi aveva osato segnalarne i problemi. Tanto che un gruppo di cittadini si vide costretto a ricorrere al Tar per tutelare il proprio Comune. E l’amministrazione come rispose? si prese la responsabilità di intimare alla società Europa 2000, proprietaria dell’area, di dar corso immediatamente ai lavori di preverdissement previsti dal Pgt, senza adottare la cautela che la gestione di soldi pubblici, e i dubbi di legittimità, avrebbero dovuto raccomandare. Nel momento in cui il Tar prima e il Consiglio di Stato poi, hanno decretato, come da noi previsto, l’annullamento del Pgt, Europa 2000 ha chiesto, come logico, al Comune il rimborso dei soldi spesi per dei lavori risultati inutili. E recentemente la magistratura ha riconosciuto, come prevedibile, il danno condannando il Comune al rimborso per 1.395.459 di euro. E così ora toccherà ancora una volta a questa amministrazione pagare questi debiti». A fronte di questa vicenda, i consiglieri comunali di maggioranza hanno chiesto al sindaco Micheli di fare quanto necessario affinché la magistratura e la Corte dei Conti accertino le responsabilità di questi due debiti. «Se l’accertamento della responsabilità contabile è demandata a un organo di giustizia, l’accertamento di quella politica è demandato a tutti noi cittadini di Segrate», conclude Prina.