21 Giugno 2019

La protezione civile di Segrate risponde sempre presente. Sia che si tratti di situazioni da gestire sul territorio, sia che ci sia da portare aiuti in altri luoghi colpiti da calamità naturale. È accaduto lo scorso venerdì quando il responsabile Nunzio Brognoli, insieme a due suoi uomini, ha preso il pickup in dotazione al corpo ed è partito alla volta di Dervio, piccolo paesino del lecchese, dove il torrente Varrone è esondato a causa delle continue pioggie. «Gli alberi si erano appoggiati sul ponte, formando una specie di diga», racconta Brognoli.  «E così case e garage si sono allagati. Parliamo di un paesino di 2mila abitanti in cui circa 600 sono stati fatti sfollare». Le tute gialle segratesi, insieme ad altre squadre provenienti da altre zone del nord Italia, hanno dovuto  aspirare l’acqua che aveva raggiunto anche il metro e mezzo di altezza in alcuni immobili. Una volta effettuata questa operazione, inutile cantare vittoria: sul campo erano rimasti una ventina di centimetri di fango.  Con i mezzi meccanici è stato tolto il “grosso”, successivamente si è intervenuti con le pale. «Fortunatamente le strutture hanno retto» prosegue Brognoli. «Solamente la parete di un box è crollata e ha rischiato di schiacciare un residente».
Weekend di riposo e lunedì mattina di nuovo in campo per la squadra segratese. Questa volta in un altro paesino del lecchese, Primaluna. «Mi hanno contattato alle 6 del mattino» conclude il responsabile delle tute gialle, «e siamo partiti subito in tre. Qui il lavoro più duro era già stato fatto nei giorni precedenti. Noi abbiamo spalato il fango da un paio di appartamenti e dai tombini, ognuno dei quali riempiva una carriola di detriti».