20 Marzo 2020

Le forze armate e le forze di polizia, dai carabinieri ai corpi di polizia locale, in questo delicato momento si trovano sinergicamente impegnate in prima linea, con rischi annessi, per garantire il rispetto del decreto coronavirus emanato dal governo e dunque non solo hanno diritto ad equivalenti tutele, ma possiedono anche medesima autorevolezza nello svolgimento dei controlli in atto nelle città, tecnicamente definiti “servizi operativi esterni su strada”. A chiarirlo, nelle ultime ore, è stata una nota giunta dalla questura a tutti i comandi locali della Lombardia. “Per quanto concerne l'eventuale concorso delle polizie locali, si fa presente che al personale appartenente alle predette, sarà riconosciuta, eccezionalmente e unicamente per la tipologia dei servizi in oggetto, l'indennità di ordine pubblico”, si legge nella circolare a firma del capo della Polizia, Franco Gabrielli. Un dettaglio, si fa per dire, che spazza via la confusione generatasi negli ultimi giorni e che nella pratica sblocca gli operatori di polizia locale da un’impasse normativa, rendendoli pienamente attivi anche per quanto riguarda le verifiche sulle persone in circolazione. “La questione ordine pubblico è solitamente di competenza delle forze di polizia in senso stretto, mentre noi rientriamo nei corpi di polizia; dunque sussisteva anche un problema in fatto di eventuali infortuni sul campo” ha spiegato il comandante della polizia locale di Segrate, Lorenzo Giona. “Con la recente nota, e il conseguente riconoscimento dell'indennità, la situazione è stata chiarita e ci è stata ribadita la possibilità, previo invio di un piano settimanale dei controlli e dei provvedimenti avviati, di effettuare a pieno ritmo questo tipo di servizi. Con le nuove modalità operative siamo quindi nelle condizioni di poter agire: sul territorio segratese sono già state avviate svariate denunce e da domani partiremo con controlli massivi sia veicolari che sui pedoni”. Ma, come constatato e confermato anche dall'assessore alla partita Barbara Bianco, sono ancora troppi coloro che aggirano le disposizioni anteponendo l'egoismo al bene della comunità. “Purtroppo non si comprende ancora lo spirito di questi provvedimenti restrittivi” ha continuato il comandante. “La situazione è drammatica. Le cassiere al lavoro nei supermercati raccontano di anziani che, pur di trovare l'escamotage per uscire più volte al giorno, fanno la spesa a rate, comprando qualche pezzo alla volta. Il nostro appello è ancora una volta: restate a casa e contattateci, sempre sul telefono del comando, solo ed esclusivamente se ci sono validi motivi o per segnalazioni di rilievo. Evitare quelle a macchia di leopardo, via chat, alle quali ci è difficile dare seguito”.