29 Marzo 2019

Egr. sig. Sindaco,
abbiamo letto la risposta da Lei fornita, a mezzo stampa, alla lettera aperta da noi inviataLe lo scorso 13 marzo.
Visto il contenuto della stessa, nostro malgrado, dobbiamo procedere con l’ennesima ferma contestazione e smentita delle affermazioni ivi riportate.
In primo luogo, visto anche il ruolo istituzionale che Lei ricopre, dovrebbe ben sapere che i cittadini – tra cui i sottoscritti – sono liberi di contestare le scelte operate dalla Pubblica Amministrazione, soprattutto se le stesse, come nel caso delle previsioni urbanistiche volute dalla Giunta che attualmente governa Segrate, incidono direttamente (ed in maniera ingiustificatamente negativa) sui loro diritti ed interessi (ed invero, come meglio si ribadirà in seguito, anche su quello di tutta la cittadinanza segratese).
A tale proposito - qualora se ne fosse dimenticato - Le ricordiamo che il Suo nuovo PGT è stato non solo pubblicamente contestato, ma anche tempestivamente impugnato da Europa 2000 avanti al Tar della Lombardia, al fine di ottenerne il totale annullamento per evidenti vizi (specifici e generali) di carattere formale e sostanziale.
Dunque, per concludere sul punto, è chiaro che Lei – nel momento in cui sostiene che la nostra comunicazione del 13 marzo u.s. “è altamente lesiva dell’indipendenza di istituzioni pubbliche quali sono il Comune ed i suoi amministratori” – confonde, clamorosamente, un normale esercizio di democrazia con una sorta di “reato di lesa maestà”.
In secondo luogo, ci permettiamo di ricordarLe che – per espressa previsione di legge – gli scritti processuali non devono contenere locuzioni volte a mettere in dubbio la reputazione dell’avversario.
Era ed è quindi un nostro assoluto diritto insorgere in maniera intransigente e determinata – anche al di fuori delle aule di giudizio, giacchè il processo si concluderà, inevitabilmente, con una sentenza di pubblico dominio - allorchè abbiamo rilevato che l’atto di appello (proposto dalla Sua Amministrazione contro la decisione in forza della quale il Tribunale di Milano ha condannato il Comune di Segrate a risarcire circa un milione e mezzo di euro ad Europa 2000 srl) conteneva infondate, quanto inutili, insinuazioni sui rapporti asseritamente intercorsi tra il nostro compianto padre, il Senatore Giampiero Cantoni, ed i precedenti amministratori comunali.
Venendo ora, invece, all’affermazione con la quale ha sostenuto che il precedente PGT, per la parte riguardante la nostra area, denominata TR1, e quelle confinanti, molto più piccole, denominate TR2, TR3, TR4, sarebbe stato annullato dal Giudice Amministrativo di primo e secondo grado “perché illegittimo in quanto era una gigantesca colata di cemento”, risulta necessario, oltre che opportuno, che Lei vada a rileggersi, con la dovuta attenzione, tanto le precedenti previsioni di piano, quanto – e soprattutto - le sentenze da Lei impropriamente citate.
Per quanto concerne il passato PGT, infatti, Le facciamo notare che l’edificabilità ivi prevista era non solo molto limitata, specie se comparata all’estensione dell’intero comparto, ma anche -e soprattutto- subordinata alla previa e preliminare realizzazione di un ampio intervento di piantumazione preventiva (c.d. preverdissement), ritenuta necessario proprio in considerazione dello stato dell’intera area che (analogamente alle altre), era sostanzialmente spoglia e, come tale, priva di qualsivoglia valore ambientale.
Con riguardo, invece, all’annullamento disposto in sede giurisdizionale - a seguito del ricorso presentato da uno sparuto gruppo di cittadini - ci preme evidenziare come, diversamente da quanto da Lei sostenuto, lo stesso non sia affatto dipeso da motivi di merito.
Ed infatti il Giudice Amministrativo, quale giudice di mera legittimità, non ha mai disquisito (e non poteva disquisire) in ordine alle scelte pianificatorie operate dalla passata amministrazione, ma ha fondato la propria negativa statuizione solo ed esclusivamente su ragioni di carattere formale, inerenti errori procedurali intercorsi nell’assunzione del PGT. Errori che, in maniera oculata, ben avrebbero potuto essere successivamente sanati in sede di revisione/variante del piano stesso.
Allo stesso modo, risultano clamorosamente contraddette dalla documentazione in atti le Sue affermazioni secondo le quali “la cessione del 70% dei terreni a parco pubblico era il classico fumo negli occhi per vendere ai segratesi una grande speculazione edilizia e di consumo del suolo”, la stessa costituendo, sempre a Suo dire, “il tentativo di far passare come parco pubblico (o addirittura come un area rimboscata) qualche giardinetto all’ombra di decine di palazzoni”.
In senso diametralmente opposto le stesse difese svolte all’epoca dal Comune, in perfetta coerenza con quanto realmente previsto dal passato PGT, davano correttamente atto del fatto che l’operazione in questione avrebbe comportato, nel suo complesso (compresi cioè anche i comparti limitrofi di minor rilevanza c.d. TR2, TR3, TR4), la cessione in favore della P.A. di almeno il 70% della superficie territoriale degli ambiti in argomento, il 20% dei quali sarebbe stata destinata ad “aree verde a standard” ed il rimanente 50% a “verde piantumato in via permanente ad alta valenza ecologica”, di talché su sarebbe realizzato – in questo caso veramente e non solo a vuote parole – un enorme spazio verde, con relativi corridoi ecologici, ampidell’estensione di circa 690.000 metri quadrati.
Quello che, insomma, Lei sbrigativamente e superficialmente ha definitivo un “giardinetto”.
A riprova di quanto sopra - per Sua attuale e futura memoria - Le alleghiamo l’atto giudiziario prodotto dal Comune nel quale ricorre la predetta affermazione (v. pagg. 5-8) unitamente ai documenti – sempre depositati in giudizio dall’amministrazione – che attestano l’ineluttabile veridicità delle predette affermazioni.
Il tutto senza contare che la riqualificazione dell’intero ambito e gli svariati milioni di euro di oneri concessori che il Comune avrebbe incassato e potuto utilizzare per la realizzazione di altre opere di pubblico interesse, ad esclusivo beneficio della cittadinanza.
Al contrario, la scelta ora operata dalla Giunta da Lei presieduta, di porre nel nulla il predetto progetto urbanistico, ha avuto, come unica concreta e verificabile duplica conseguenza, da una parte, quella di vedere interdetto al pubblico l’accesso ed abbandonati i terreni in argomento e, dall’altro, l’obbligo della P.A. di risarcire ad Europa 2000 srl oltre 3.000.000 di euro.
Tenga infine presente che la società, riservandosi di utilizzare i terreni di proprietà compatibilmente alla destinazione agricola ora impressa agli stessi, procederà ed ha già in parte proceduto, così come consentito dalla vigente normativa legislativa e regolamentare, al taglio degli alberi collocati a seguito del preverdissement operato all’epoca solo in vista della futura parziale edificabilità. Preverdissement che ormai, per la proprietà, non ha più senso di essere, visto l’annullamento della passata previsione urbanistica e la nuova (ed assurda) destinazione agricola impressa all’area.
Da ultimo La invitiamo fermamente a non rilasciare pubbliche dichiarazioni che lascino intendere che i terreni di cui si tratta saranno, nell’immediato futuro, ricompresi in ampi compresori pubblici (parchi o similiari) di libera fruizione.
Allo stato, infatti, non esistono su detti terreni vincoli espropriativi e – come già detto – non è assoluta intenzione della proprietà procedere con cessioni bonarie (questo, di certo, almeno fino a quando Lei sarà Sindaco).
Nemmeno esiste –per quanto ci consta – l’inizio di una procedura volta ad inserire il suddetto comparto all’interno del Parco di Interesse Sovra Locale Est delle Cave.
Per altro, se anche questa procedura già ci fosse (il che, si ripete, non risulta), la stessa – oltre ad essere palesemente illegittima perché l’area non ha i requisiti oggettivi di legge per poter essere inserita in un PLIS – resterebbe pur sempre l’insormontabile ostacolo della sua pubblica acquisizione, vista la ferma contraria volontà della proprietà.
È inteso che, su tutte le questioni sopra dibattute, siamo pronti - in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo - a confrontarci con Lei, o con chi altri ritiene, in un dibattito pubblico nel quale i cittadini di Segrate possano rendersi finalmente conto, atti e non semplici parole alla mano, della effettiva realtà dei fatti.
Chiarito quanto sopra, inviti pure a Segrate la, da Lei citata, giovane Greta Thunberg per festeggiare con Lei e tutta la Sua Giunta - ovviamente all’esterno dell’area privata e recitata di proprietà di Europa 2000 srl - i risultati di questa Vostra “battaglia”.
Siamo certi che Greta Le farà i più vivi complimenti per la Sua vincente e lungimirante strategia ambientale e, soprattutto, per i concreti benefici portati – nei Suoi ormai quattro anni di governo - alla cittadinanza, con riferimento all’ambito territoriale in questione.
Con i migliori saluti.

Luca Cantoni
Alessaandro Cantoni