13 Novembre 2023

San Felice al freddo per circa 24 ore, ma contrariamente a quanto si possa pensare la disavventura è durata relativamente poco visto il genere di guasto che si è dovuto riparare. Solamente grazie all’organizzazione che si è messa subito in moto si è, infatti, riusciti a fare rientrare il problema nel minor tempo possibile. Proviamo a fare comunque chiarezza anche grazie al racconto di Matteo Colombo, responsabile della direzione generale del condominio centrale, rimasto sul posto dalle 10 del mattino di sabato fino alle 2 di domenica notte. Insieme a lui, si sono alternati l'amministratrice del condominio Marina Monti, un responsabile Siram, 4 operai meccanici e 3 operai edili.

Come tutti sanno, a San Felice c’è una grossa centrale che procura energia per tutto il quartiere e acqua calda per le sottostazioni dei vari condomini. Si era a conoscenza di una grossa perdita e per questo di recente sono stati fatti una serie di interventi di ricerca con strumenti specifici, individuando piccole perdite, naturalmente riparate, ma senza trovare quella importante.

E nel weekend, con l’abbassamento delle temperature, il guasto è emerso in tutta la sua negatività. “Intorno alla mezzanotte di sabato il servizio tecnico del gestore si è accorto subito del guasto poiché esiste un allarme che segnala la bassa pressione” spiega Colombo “e nel giro di 45 minuti  (all’una del mattino, ndr) c’era già l’operatore in centrale, che ha compiuto una serie di manovre per rimetterla in pressione ma la perdita era troppo elevata”. Per intenderci, non bastava schiacciare qualche bottone o alzare e abbassare delle leve. È così scattata la ricerca del punto in cui c’era la perdita all’interno del quartiere e alla fine si è trovata: una grossa bolla d’acqua che fuoriusciva dall’asfalto in Ottava Strada.

“Appena ne abbiamo avuto notizia” prosegue Colombo “ci siamo precipitati sul posto. Alle 9.30 del mattino avevamo già transennato tutto e iniziato a scavare. Abbiamo portato alla luce la tubazione, individuando il punto preciso della rottura intorno a mezzogiorno. Nelle prime ore del pomeriggio c’era già la squadra dei saldatori, che però ha dovuto aspettare alcune ore prima di mettersi all’opera per l’effettiva riparazione, poiché questa rete ha pochissimi punti di sezionamento ed era necessario che si abbassasse la pressione”. Per farla breve, si è iniziato a saldare  intorno alle 17 e  tra le 19 e le 21 la riparazione era effettuata ed è iniziato il ripristino del servizio, che si è concluso intorno all’una e trenta della mattina di domenica.

“Io sono rimasto sul posto fino alle 2” conclude Colombo. “Una volta riavviato tutto, da subito abbiamo riprogrammato le centraline di tutte le sottocentrali e le abbiamo fatte andare in tutte le abitazioni per 24 ore, in maniera di ripristinare temperature accettabili. Solamente stamattina (lunedì 13 novembre, ndr) siamo tornati ai normali orari di funzionamento. Avere sistemato il tutto in maniera perfetta in 24 ore lo consideriamo un grande successo. Ricordiamo che stiamo parlando di un impianto che ha tutta una serie di carenze progettuali che nel tempo hanno creato disservizi. Infatti, c’è in ballo una gara per riqualificare questa rete”.