05 Marzo 2021

Per gestire l’azienda Segrate Servizi si stava cercando un manager di enorme esperienza e competenza e la scelta è ricaduta sull’ingegnere Giacomo D’Amato. Già amministratore delegato e presidente di diversi gruppi multinazionali come Ericsson e Seat Pagine Gialle. Negli ultimi 20 anni D’Amato ha girato il mondo diventando un’eccellenza nel campo delle telecomunicazioni, per poi assestarsi su business di varia natura. L’abbiamo incontrato a circa tre mesi dalla sua nomina come amministratore unico dell’azienda Segrate Servizi, ente che gestisce le farmacie comunali ed eroga servizi rivolti agli anziani e ai minori in difficoltà.
Dunque, in che stato ha trovato la holding sociale che ora amministra?
«Devo dire che l’azienda era in ottima salute e già molto efficiente a livello dei servizi proposti. Chi l’ha gestita prima di me ha fatto davvero un ottimo lavoro».
Il Bilancio l’ha subito rincuorata?
«Assolutamente sì. Negli ultimi anni sono sempre stati in attivo. Consideriamo, poi, che investiamo gran parte del nostro fatturato in iniziative socialmente utili. Al momento non abbiamo ancora pronto l’ultimo Bilancio, ma ho ragione di credere che sarà ancora in positivo».
Non crede che il covid possa avere influito negativamente sul fatturato?   
«L’ultimo anno è stato sicuramente molto particolare, numerose procedure sono state stravolte. Il fatto che le persone non siano potute uscire di casa per molto tempo ha sicuramente provocato una contrazione degli utili, però, a fronte di una riduzione nelle vendite di alcuni prodotti, abbiamo incrementato quelle di molti dispositivi, come le mascherine o i gel igienizzanti».
Immagino, però, che la pandemia vi abbia costretto a rivedere le vostre attività…
«Assolutamente sì, anche se noi non ci occupiamo di persone che hanno contratto il virus, non svolgiamo attività di carattere medico, ma proponiamo servizi di valenza sociale».
Di quali servizi parliamo?
«Oltre a gestire le quattro farmacie comunali, l’azienda propone servizi di assistenza domiciliare per anziani con personale qualificato e servizi di assistenza rivolti ai minori».
Parliamo di minori con gravi situazioni familiari?
«Anche. Principalmente ci avvaliamo dell’aiuto di educatori e assistenti sociali per andare incontro alle esigenze di ragazzi che ci vengono affidati dai tribunali e per i quali cerchiamo adozioni temporanee o sistemazioni in apposite strutture. Inoltre, abbiamo percorsi di supporto scolastico per ragazzi con particolari necessità educative. Lavoriamo in strettissimo contatto con le istituzioni comunali, le scuole e gli assessorati alla Sanità e alle Politiche Sociali».   
Quante persone si rivolgono a voi?
«È il Comune che riceve le richieste. Per quanto riguarda gli anziani, queste richieste vengono verificate e soddisfatte in base alla nostra capacità operativa».
Si tratta di servizi gratuiti?
«Le nostre prestazioni sono gratuite per i redditi bassi, poi seguono un calcolo progressivo, ma parliamo comunque di prezzi davvero esigui per la qualità del servizio offerto».
E cosa può dirmi dei vaccini anti covid?
«Da dicembre abbiamo avviato un servizio che fornisce tamponi rapidi o a prezzo di costo o addirittura a meno. Esiste una normativa regionale per cui le farmacie comunali possano erogare questo servizio. Tuttavia, le regole sono molto complesse, ma, grazie al coinvolgimento dell’amministrazione, dei medici di base e del San Raffaele, siamo riusciti a mettere in campo le strutture e il personale richiesto dalla normativa stessa. Inoltre, tramite un accordo con l’ospedale, possiamo garantire tamponi molecolari a chi risulta positivo in tempi rapidi».
E questo che attinenza ha con i vaccini?
«La macchina che abbiamo elaborato per i tamponi sarà pronta per essere messa a disposizione una volta che partiranno le vaccinazioni. Stiamo solo aspettando che ci facciano sapere le modalità e i regolamenti da seguire».
Quindi avete anche degli spazi predisposti?
«Certo. Abbiamo destinato Cascina Ovi e il centro civico di Redecesio a questi specifici servizi».
Credete che riuscirete a sviluppare altri progetti tra un tampone e un vaccino?
«Sicuramente ci proveremo. Per ora siamo partiti con la vendita degli assorbenti a prezzi di costo, così le donne non dovranno più pagare articoli altamente tassati. Poi vedremo, la fase è davvero molto delicata e noi vogliamo andare incontro alle esigenze dei cittadini uscendo dalle logiche del profitto. Il nostro è un obiettivo dalla forte valenza sociale».  
Mattia Rigodanza