02 Dicembre 2022

La lista Paolo Micheli sindaco cambia nome e anche pelle. A confermarlo sono stati gli stessi esponenti della civica che hanno presentato anche il logo. Ora si chiamano Segrate Lab. «In questi due anni è stata una precisa scelta quella di rimanere in silenzio perché eravamo quasi tutti neofiti e avevamo bisogno di capire certi meccanismi» spiegano i due portavoce Greta Coraglia (che è anche capogruppo in consiglio comunale) e Cesare Sinigaglia. «Nel frattempo è anche aumentata la consapevolezza delle nostre capacità. Per questo abbiamo deciso di fare un passo avanti e far nascere Segrate Lab come laboratorio di idee e condivisione. L’obiettivo è ascoltare la gente e coinvolgerla nei nostri progetti». Coraglia poi rivendica una serie di iniziative portate avanti con successo in questi due anni: «Per citarne alcune, penso al progetto Cp Lab che ha coinvolto tanti giovani nello sviluppo del Centroparco, l’estensione delle convenzioni degli asili nido, l’ufficio bandi e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici. Fino a oggi siamo stati invisbili, ma ora cambia tutto». Sull’ipotesi di una fusione con Segrate Nostra, invece, c’è una certa freddezza: «Abbiamo storie diverse. Loro sono nati per interrompere una politica che distruggeva la città, il nostro scopo è fare rete e raccogliere il testimone che Micheli lascerà tra tre anni». Ed è lo stesso sindaco che applaude all’iniziativa: «Quando ho iniziato a fare politica mi dicevano di stare al mio posto, invece mi sono costruito una strada e sono certo che Segrate Lab possa proseguirla e migliorarla per il bene della città. Segrate Nostra? È prematuro parlarne, vedremo quale sarà il suo futuro».