10 Gennaio 2020

Il mare d’inverno ha in sé qualcosa di romantico, di speciale, di vivo, e il “mare di Milano”, il nostro amato Idroscalo, non è di certo da meno. Le stradine vuote, la nebbiolina che si diffonde a mezz’aria tra gli alberi spogli, tutto è così affascinante, così rilassante da permettere ai meneghini di godersi un po’ di relax anche nel bel mezzo dei mesi più freddi. Non dimentichiamoci, inoltre, che l’Idroscalo è una realtà talmente strutturata e importante da fornire al pubblico una vasta varietà di iniziative che spaziano dallo sport alla cultura, passando per la scienza e il relax. Parlando di attività sportive, per esempio, c’è veramente da sbizzarrirsi, e chi crede che alcune discipline si possano praticare solo d’estate si sbaglia. Il muro di arrampicata è sempre a disposizione di tutti i temerari che vogliono sentirsi letteralmente al top e i ragazzi della Federazione arrampicata sportiva italiana sono sempre pronti a fornire le loro competenze a chiunque voglia provare un brivido nuovo. Il 20 ottobre scorso, poi, il bacino artificiale ha ospitato un evento d’eccezione: il campionato provinciale di pesca promosso dalla sezione milanese della Fipsas, la Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee. E poi ci sono le tante gare che scandiscono il calendario invernale dell’Idroscalo, come la We Move Milan, la corsa di 6 km intorno al lago che il Rugby Milano promuove ogni anno per devolvere il ricavato delle iscrizioni alla ricerca contro la Sla. Oppure come il Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti, competizione di ciclocross che si è tenuta il 30 novembre e alla quale hanno partecipato nomi illustri della disciplina come Davide Martinelli e Heinrich Haussler. Inoltre, sotto le feste, è andata in scena la tradizionale Christmas Family Run, giunta alla sua 18esima edizione. Un’ottima occasione per celebrare i valori della famiglia tra sport e beneficienza, con il ricavato che è stato devoluto all’associazione CasAmica. E poi le cavalcate sulle onde presso la struttura di wakeboard, le acrobazie sulle rampe dello skatepark e le sgomitate alla corsa campestre di Almostthere Italia. Insomma, chi vuole rimanere in forma senza smettere di divertirsi, all’Idroscalo trova un’oasi ideale di sport, socialità e solidarietà.  
Ma l’attività fisica non è l’unica freccia nella variegata faretra di questa oasi. Arte e scienza svolgono un ruolo fondamentale nella programmazione del parco. Il gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato in gran parte della provincia di Milano, ha organizzato giornate di workshop e lezioni all’insegna dell’inclusione e del divertimento per sensibilizzare bambini e adulti sul valore dell’acqua. Laboratori scientifici con i mattoncini Lego, visite guidate all’interno del sofisticatissimo BlueLab e del centro ricerche Sala Azzurra, per non parlare dei giochi musicali che hanno riempito le giornate di studenti e famiglie curiose di conoscere le infinite proprietà dell’acqua. E in mezzo a tutta questa bellezza non poteva mancare l’arte vera e propria. Grazie alla sinergia con Fondazione Cariplo e l’Accademia delle Belle Arti di Brera, i viali e  le aree verdi che circondano il lago sono state abbellite da opere e installazioni dal fascino immenso, un piacere per gli occhi di chi sa cogliere il valore e la duttilità delle forme, delle luci e dei colori. «L’Idroscalo si sta trasformando», dichiara la neo-direttrice della struttura Cristina Pinoschi. «Grazie alla volontà degli enti che in tutti questi anni si sono uniti nella sua gestione, questa splendida realtà è da poco diventata un’istituzione che vive di vita propria. Questo ci permette di avvicinarci al mondo circostante, fatto di singoli individui, lavoratori, famiglie e imprese. Abbiamo così intrapreso un percorso che vuole portare questo parco, unico nel suo genere ed eccellenza mondiale in tanti ambiti, al centro della vita di tutti i milanesi. Nei prossimi anni diventeremo un esempio di wellfare per tutti, trasformando il benessere fisico, mentale e culturale in qualcosa a cui accedere sempre, 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno. Ci aspettano grandi sfide che trasformeranno tutta la zona, dall’apertura di Westfield alle Olimpiadi invernali, e noi ci saremo per giocare un ruolo di assoluta centralità. La squadra che abbiamo messo in piedi ha tutti i presupposti per fare un ottimo lavoro».
Mattia Rigodanza