25 Giugno 2020

L’emergenza coronavirus ha di fatto sospeso tutte le grandi manovre in vista delle amministrative, spostate a fine settembre. Solamente in questi giorni i partiti e le liste civiche si stanno muovendo per riprendere in mano il discorso. E se il centrosinistra pare avere le idee ben chiare, con il sindaco uscente Paolo Micheli, sostenuto da Pd, Segrate Nostra, una lista civica che porta il suo nome e altre forze che in queste ore pare si stiano avvicinando (come Segrate in Azione, il neonato movimento di Calenda), nel centrodestra la partita è ancora aperta.

A fine febbraio la situazione era questa: la Lega Nord puntava tutto su Terry Schiavo, Forza Italia e quattro liste civiche avevano giocato la carta Laura Aldini (direttore generale ai tempi di Adriano Alessandrini come primo cittadino) mentre Fratelli d’Italia aveva scelto Luca Sirtori. Tre nomi che, in realtà, non riuscivano a mettere d’accordo le forze in campo, visto che ognuna rivendicava il diritto di avere il proprio sindaco. In questi mesi però qualcosa è cambiato. O meglio, i provinciali si sono mossi e hanno iniziato a provare a capire se si possa trovare un unico candidato che vada bene al triumvirato del centrodestra. Situazione molto ingarbugliata perché a livello locale i veti non mancano e, almeno a voce, continuano a essere seri.

“Per noi Terry Schiavo resta la nostra candidata” assicura il segretario cittadino del Carroccio, Roberto Viganò. “È brava, è segratese, è social e sa farsi valere”. Ma, a differenza di tre mesi, fa per la prima volta non esclude il classico passo indietro, anche se con dei paletti ben precisi. “Noi siamo disposti a dialogare con le altre forze, ma deve essere chiaro che sul tavolo deve essere messo un nome che sia decisamente migliore di Terry, e non ne vediamo al momento. Deve essere segratese e che alla Lega piaccia. Un nome che ci soddisfi e ci rappresenti, non ci accontentiamo di appoggiare un candidato qualsiasi”. E qui vengono confermati i veti: “Non può essere Aldini, men che meno Alessandrini”. Nelle ultime ore è uscito prepotente il nome di Giovanni Bozzetti, già vicesindaco ai tempi di Bruno Colle. A proporlo è stata Forza Italia e la lista civica PartecipAzione capeggiata dall’ex assessore Angelo Zanoli, sempre dietro le quinte, ma molto attivo. E anche se Bozzetti pare non aver ancora sciolto le riserve, anche se sembrerebbe seriamente interessato, la Lega non ci sta: “È un altro nome che non può andarci bene. Rappresenta la vecchia politica e inoltre non è neppure segratese”. Oltrettutto Bozzetti dovrebbe essere in forza Fratelli d’Italia e il fatto che sia stato proposto dagli azzurri, non pare sia stata una mossa molto gradita dagli esponenti cittadini della Meloni, anche se non viene detto ufficialmente: “Al momento noi continuiamo a proporre Sirtori” si limita a dire Gianpietro Ferrari, coordinatore cittadino di FdI. “Certo, Bozzetti è un nostro uomo, ma a me lui non ha ancora detto nulla e non mi risulta abbia parlato con i nostri vertici provinciali”. Insomma, la matassa è ancora ingarbugliata e i giorni passano rapidamente. Si rischia di arrivare a dover fare le cose di corsa, con una raccolta firma a tempi di record e un programma eventualmente comune che non è ancora stato scritto. Alla fine, però, potrebbe essere presa una decisione un po’ a sorpresa ed è proprio Viganò a ipotizzarla: “Si potrebbe anche correre tutti separatamente con il patto di ricompattarci al ballottaggio".