La notizia era diventata pubblica a metà dello scorso luglio: un avviso di garanzia aveva raggiunto il consigliere comunale di Forza Italia, Giuseppe Del Giudice. Da quanto trapelò dai corridoi del tribunale, nel 2016 l’esponente azzurro avrebbe offerto dei soldi (600mila euro) al sindaco Paolo Micheli per favorire l’affidamento “dei lavori di adeguamento, messa a norma, efficientamento energetico, impianto di pubblica illuminazione, impianti semaforici e loro successiva gestione” di una società, la cui proposta era già stata accantonata dal sindaco, perché ritenuta antieconomica, rispetto alle condizioni offerte da un’altra azienda. E nei giorni scorsi il pm Paolo Filippini ha richiesto il rinvio a giudizio di Del Giudice per istigazione alla corruzione, indicando il Comune di Segrate, nella persona del sindaco Micheli, persona offesa. Il gip Manuela Cannavale, preso atto della richiesta, ha fissato per il 14 dicembre l’udienza preliminare. La giunta, intanto, ha deciso, con delibera, di costituirsi parte civile.