15 Novembre 2019

Nell’era digitale, anche lo sport sta al passo con i tempi e diventa “elettronico”. Nei giorni scorsi il Cus Milano di Segrate ha abbracciato lo sport 2.0: il consiglio direttivo dell’associazione che si occupa di diffondere lo sport all’interno delle Università milanesi ha infatti deliberato la nascita ufficiale della sezione dedicata agli eSport, ovvero gli sport elettronici.
«Gli eSport sono un fenomeno culturale in crescita» spiega il presidente del Cus Alessandro Castelli. «Secondo fonti Nielsen, in Italia 350mila persone seguono quotidianamente un evento eSport e oltre 1 milione e 200mila persone lo praticano almeno una volta alla settimana. Aprendo questa sezione, vogliamo creare un’ulteriore possibilità per gli studenti universitari di abbinare allo studio dei momenti di svago, ma anche di confronto e sfida per migliorarsi. Gli eSport sono stati riconosciuti anche dal Cio (Comitato internazionale olimpico), seppure in una fase per ora sperimentale: ci piace l’idea di essere pionieri in questa nuova sfida». L’idea di una sezione dedicata agli eSport nasce in seguito all’esperienza del Mug (Milan University Gamers), nato in Statale a febbraio e cresciuto fino a contare più di 100 membri in solo 8 mesi, durante i quali si è fatto promotore di attività, quali tornei in collaborazione con importanti aziende di settore e la produzione di contenuti multimediali formativi.
«Nonostante esistano in Italia delle piccole realtà focalizzate su giocatori professionisti e semiprofessionisti» conclude il presidente, «nel nostro paese mancano istituzioni in grado di accogliere e far crescere chi pratica quest’attività a livello dilettantistico, soprattutto in contesto universitario».
Così, la sezione degli eSport del Cus Milano è già al lavoro per realizzare i primi obiettivi. A cominciare dalla creazione di una rete tra gli universitari degli atenei milanesi, per poi organizzare e ospitare nelle proprie sedi tornei, nonché affiancare l’eSport ai canali già usati dal Cus per diffondere i valori dello sport tra i giovani.
Eleonora D’Errico