14 Novembre 2022

Sono degli imbecilli. Per una volta non ci limitiamo a raccontare i fatti, ma prendiamo anche posizione. Le persone (perché purtroppo difficilmente sarà solamente una la mano anonima) che hanno imbrattato il murales dei Ragazzi di Robin, insultandoli pesantemente e arrivando perfino a inneggiare a Hitler e alle SS, sono degli imbecilli. Non ci sono altre parole per definirli, perché qui non siamo davanti a un semplice atto vandalico, ma a una volontaria scelta di deridere e tentare di umiliare chi ogni giorno lotta per affermare la propria dignità.

“Noi siamo handicappati di merda, ma almeno siamo felici, in un modo che tu non saprai mai quanto” hanno scritto I Ragazzi di Robin sulla loro pagina facebook. “Piuttosto della tua rabbia e del tuo odio represso, preferiamo la nostra gioia di stare al mondo così come siamo. Tra l’altro il tentativo di far ricadere la colpa su Zule usando la sua tag e non la tua, è anche più stupido perché Zule è nostro amico, lo conosciamo e divide con noi un percorso educativo e artistico di cui tu non sei nemmeno degno”.

La speranza è che qualche videocamera li abbia immortalati e che presto questi imbecilli abbiano un volto, un nome e un cognome. Per loro ci vorrebbe una pena esemplare, tipo 150 ore di educazione civica, 150 ore di storia sui libri e 150 ore di servizi sociali. E già che ci siamo anche un ripassino della lingua italiana, perché scrivere “handiccappatti” con due C e con due T denota pure tutta la loro ignoranza.