16 Giugno 2017

Non tutti sanno che da marzo, a Segrate, c’è una nuova associazione. Si chiama Quadrifigli ed è nata per dare sostegno alle famiglie con bambini e ragazzi affetti da autismo. Con il termine “autismo” si intendono le sindromi di natura neurobiologica, raggruppate negli Asd, acronimo di disturbi dello spettro autistico. Attualmente vi hanno aderito 10 famiglie di altrettanti ragazzi, di un’età compresa da 6 a 18 anni, tutti segratesi. Il nome si ispira al noto portafortuna, quale il quadrifoglio «perché è il figlio che non ti aspetti, ma che ti sceglie in quanto sa che lo accudirai sempre e ti donanderà la fortuna di vivere esperienze umane di grande spessore», spiega la 23enne Isella Carola, presidente dell’associazione. Il 2 aprile scorso, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, Quadrifigli ha proposto una camminata per le strade di Segrate, a cui hanno aderito 400 persone. Gli obiettivi che l’associazione si pone sono di ordine quotidiano, piccoli progetti o iniziative per divertirsi e conoscersi. Il gruppo si sta attualmente impegnando ad avviare un progetto che permetta agli Asd di approcciarsi all’acqua, divertendosi e allo stesso tempo facendo fisioterapia. Le iniziative vedono la presenza delle famiglie e di operatori specializzati con lo scopo di fare emergere le personalità dei loro ragazzi. L’obettivo finale è garantire agli Asd un futuro dinamico e una casa famiglia che li accolga una volta diventati adulti. La giovanissima presidente inoltre pone una riflessione sulle ricadute che l’autismo possa avere su scuola, famiglia e comunità: «Chiunque ruoti intorno a una di queste persone è chiamato a dedicare attenzione per un maggior numero di ore, rispetto a quelle che normalmente si dedica a una persona neuro tipica». Quadrifigli coinvolge infatti anche chi è a contatto con gli Asd, offrendo un laboratorio in cui lavorare con gli altri per costruire se stessi e, per i genitori, un salotto dove dialogare e trovare sollievo. Dall’autismo non si può guarire, ma solo migliorare, grazie a un intervento precoce e rispettoso della persona. Attività terapeutiche costanti sono quindi necessarie, ma spesso non si hanno abbastanza strumenti e servizi per poterle attuare. Le associazioni come Quadrifigli, che vivono anche grazie a donazioni, nascono per ottenere tutto il necessario al fine di seguire terapie più soddisfacenti.
Susanna Alzani