17 Giugno 2022

L’incendio divampato il 27 maggio al villaggio dei giostrai di Novegro ha sollevato un problema sicurezza delicato. Questa volta, per fortuna, non ci sono state vittime, solamente tre persone intossicate e una  decina di famiglie rimaste senza casa, ma lo spavento è stato tanto e il sindaco Paolo Micheli ha deciso di affrontare la situazione. Lunedì pomeriggio il primo cittadino si è recato a Milano dal prefetto Renato Saccone per confrontarsi con lui. «È necessario costruire un percorso di regolarizzazione di quell’area» spiega Micheli «in accordo con la proprietà, il Parco Sud e Città metropolitana perché non possiamo aspettare la tragedia prima di intervenire. Ho spiegato al prefetto che questo percorso deve essere non soltanto burocratico, bensì anche pratico».
Il prefetto ha convenuto con il sindaco che le condizioni di abitabilità nel villaggio sono pericolose e che una soluzione vada trovata. «Per sgomberare il campo dagli equivoci, nessuno ha intenzione di far entrare in azione le ruspe» prosegue il sindaco «ma il prefetto è stato chiaro: un percorso va avviato ed è possibile che serva un maggiore distanziamento tra le abitazioni e questo significa che non tutte le famiglie potranno continuare a vivere lì. Il prefetto è anche a conoscenza che la famiglia Trebino ha acquisito altre aree, e anche in questo caso è stato chiaro: non è possibile pensare di allargare il campo e ha confermato l’intenzione di vigilare perché non è disposto a tollerare altro abusivismo».
A questo punto resta da capire quale possa essere la soluzione per una situazione che si protrae da 50 anni. «Sostenere che quell’area sia Parco Sud, dopo mezzo secolo di insediamento, non va bene» specifica Micheli. «All’interno del villaggio ci sono circa 200 persone e un’ordinanza di sgombero è l’ultima cosa di cui si sente il bisogno. Se ci si mette tutti a un tavolo, con il dialogo la soluzione si può trovare». E Micheli la indica: «Il Parco Sud e Città Metropolitana possono riconoscere quella zona come area di servizio per spettacoli viaggianti e a quel punto l’insediamento diventerebbe regolare, chiaramente mettendo a norma una serie di situazioni anche per il benessere e la sicurezza di chi vive lì. Lo scorso  27 maggio è andata bene e non si è consumato un dramma per un soffio, ma non possiamo più permetterci di rischiare. Non è tollerabile, ci sono delle vite da proteggere».
Il sindaco ha inoltre confermato che sul versante giostrai c’è la volontà di cambiare la situazione: «La proprietà ha scritto una mail al Comune, dove viene chiesto un aiuto per costruire un percorso di dialogo ed è quello che intendiamo fare».