16 Settembre 2022

L’istituto comprensivo Galbusera di San Felice compie 50 anni e non si fa scappare l’opportunità di festeggiare in grande. Il compleanno della scuola, in realtà, sarebbe stato l’anno scorso, ma per i noti motivi di sicurezza relativi al Covid i dirigenti hanno preferito aspettare a soffiare le candeline, per riuscire a celebrare tutti insieme. Il fine settimana dell’1 e 2 ottobre, numerose saranno le occasioni di festa, con tantissime attività in programma che si prolungheranno per tutta la giornata di sabato e per la mattinata di domenica. Il primo giorno sarà possibile vedere una mostra dei documenti scolastici del passato, nei locali della scuola, in un percorso che porterà i partecipanti tra i banchi dell’istituzione sanfelicina, dagli anni 70 ad oggi. Nel giardino della scuola sarà quindi possibile prendere parte ai giochi antichi, cioè quelli che i bambini amavano fare in passato e che col tempo si sono un po’ persi: corsa coi sacchi, tiro alla fune, rubabandiera e molti altri. Facendo un salto nel futuro fino ai giorni nostri, alle medie ci saranno il volo di droni e attività di coding, mentre per i più piccoli della scuola dell’infanzia sono previsti laboratori creativi e di pittura. Verso le 17 i cortili saranno animati dalla musica dei concerti organizzati con Fermata giovani artisti, che accompagneranno le altre sorprese in programma, tutte da scoprire. Il giorno seguente, domenica 2 ottobre, si terranno le cerimonie formali, anche con il coinvolgimento del parroco. Per promuovere la conoscenza del territorio, quindi, saranno organizzate delle passeggiate botaniche per i golfi sanfelicini, guidate da esperti che illustreranno le bellezze di flora e fauna locale. Infine, la scuola inviterà a parlare alcune autorità e alcuni ex alunni per condividere i propri ricordi. Infatti, il complesso scolastico ha visto succedersi fino a tre generazioni di studenti e non è raro trovare alunni di oggi i cui nonni abbiano frequentato le loro stesse aule in passato. L’evento si propone, oltre che di strappare un sorriso ai partecipanti, regalando anche esperienze memorabili, soprattutto di risvegliare la memoria storica di una struttura così tanto piena di vita. Per la prima volta si invertono i ruoli: la scuola, interrogata, si racconta, aprendo le sue porte a tutta la cittadinanza.
Chiara Valnegri