09 Luglio 2020

Cosa accadrà esattamente a settembre quando ripartirà l’anno scolastico, resta ancora un mezzo mistero. Le linee guida diramate nei giorni scorsi dal Ministero dell’Istruzione, paiono ancora poco chiare e i Comuni stanno cercando comunque di organizzarsi ognuno a modo proprio a seconda di necessità e di spazi. A seguire la questione a Segrate è l’assessore alla partita Gianluca Poldi, insieme al sindaco Paolo Micheli. Proprio l’altro giorno si è tenuto un incontro con la direzione didattica della Sabin, con il presidente del consiglio di istituto di Redecesio e con i rappresentanti dell'associazione genitori per affrontare i temi di tutti i cicli scolastici: materne, elementari e medie. La priorità, a quanto pare sono gli spazi e la sistemazione dei banchi in base al distanziamento che prevede almeno un metro. In precedenza Poldi aveva già avuto dei colloqui con i presidi degli istituti Schweitzer e Galbusera, mentre altri momenti di confronto sono già in previsione.

Proviamo a capire allora quale sia la situazione attuale. A Milano 2, assicurare spazi fuori dagli edifici scolastici, qualora fosse indispensabile ricorrervi, sono stati fatti dei sopralluoghi al Centro Civico del quartiere, dove ci sono diverse sale utilizzabili,  negli ex studi Mediaset presso il Palazzo dei Cigni e sono stati presi contatti con il Fondo Mario Negri per i negozi sfitti nella residenza Archi e nella residenza Mestieri che già in passato hanno ospitato alunni del quartiere.

Per la media Leopardi sono già stati individuati spazi-aula supplementari all'interno del Centro Verdi. Invece, per quanto riguarda Rovagnasco, Segrate centro, San Felice, Novegro e Redecesio al momento non sarebbero emerse particolari criticità, ma l’amministrazione fa sapere che se subentrassero particolari necessità è pronta ad intervenire.