05 Dicembre 2020

L’anomalia c’è stata segnalata da alcuni lettori e in effetti il paradosso è evidente. Infatti, secondo le disposizioni che vietano di uscire dai confini del Comune di residenza, gli abitanti di San Felice vivono in una potenziale condizione di irregolarità in numerosi momenti della loro giornata. Già, perché il quartiere residenziale tocca i territori di Segrate, Pioltello e Peschiera Borromeo. E se è vero che per andare a fare la spesa pioltellesi e peschieresi hanno diritto a raggiungere il centro commerciale, che ha sede sul suolo segratese, cosa accade quando portano il loro cane a fare i suoi bisognini o, più semplicemente vogliono fare una passeggiata o una corsetta? Già, perché è un attimo ritrovarsi in un golfo che appartiene a un altro Comune. E che dire se si vuole prendere, ad esempio, una pizza o un hamburger da asporto? In teoria per chi risiede nelle strade di Pioltello e Peschiera anche in questo caso si troverebbero costretti a sconfinare e l’unica soluzione sarebbe quella di farsela recapitare al proprio domicilio. E proviamo a fare un altro ragionamento. Se è vero che è possibile uscire di casa pur restando all’interno del proprio Comune, quei sanfelicini che non risiedono nelle strade di Segrate, per raggiungere il centro di Pioltello e di Peschiera devono per forza uscire da San Felice. E per farlo inevitabilmente si ritrovano, anche se per un breve tratto, fuori dal loro Comune, precisamente sul territorio segratese. Quindi in una posizione di irregolarità. Insomma se non sono prigionieri (termine improprio, visto che abitano comunque in un centro residenziale dove il verde domina) poco ci manca. Per fortuna che il buonsenso fino a oggi pare farla da padrone e le forze dell’ordine non hanno mai effettuato controlli in senso stretto. Però, il paradosso rimane.