10 Luglio 2020

Operatori Amsa minacciati e costretti a chiudersi nel loro ufficio mentre alcuni balordi compiono razzie tra i cassonetti della piattaforma ecologica. Una situazione che si protrae da tempo, nonostante i passaggi in zona delle forze dell’ordine e anche alcuni servizi in borghese. Durante il periodo di lockdown i raid si sono fermati, ma ora che la situazione sta tornando alla normalità e la gente ha rincominciato a usufruire della discarica, anche le incursioni sono riprese. E per porre un freno l’amministrazione comunale sta pensando a un servizio di vigilanza armata durante le ore di apertura del sito.

Questi balordi si aprono dei varchi nella recinzione, utilizzando delle tenaglie, arraffano quanto gli serve e se ne vanno. A nulla sono servite le riparazioni ai buchi della rete, perché loro ne fanno altri. Insomma, la discarica di via Rugacesio sembra diventata di loro proprietà, al punto che quando ci sono loro, gli operatori di Amsa chiedono ai segratesi che stanno scaricando le loro cose di attendere per evitare che possa scoppiare incidenti ben più gravi di un furto. Ieri pomeriggio, giovedì 9 luglio, il sindaco Paolo Micheli, accompagnato dal comandante della polizia locale Lorenzo Giona e da alcune pattuglie dei vigili, ha compiuto un sopralluogo per parlare con i dipendenti di Amsa e ascoltare i loro racconti. Persone davvero spaventate che si vedono minacciare da veri e propri delinquenti intenzionati ad asportare materiale che in qualche modo poi loro riescono a rivendere, magari smontando i singoli pezzi. Spesso hanno chiamato anche carabinieri e vigili, ma a loro arrivo questi balordi si erano già dileguati. “In accordo con Amsa, con l'ufficio Ambiente e con il comando di polizia locale, vogliamo risolvere in tempi rapidi il problema di queste rapine, perché di questo si tratta” ha commentato il sindaco. “È nostra intenzione istituire un presidio permanente di guardie armate che vigileranno la piattaforma non occasionalmente ma per tutto il periodo d'apertura”.