05 Ottobre 2018

Nuovo capitolo che interessa i residenti del quartiere Boffalora, oramai ribatezzato Milano4You. Nei giorni scorsi, in giunta, è stato approvato il Pii, che prevede tra le altre cose, la realizzazione di nuove abitazioni, case in social housing, uffici, negozi e residenze per anziani non autosufficienti. La storia di questo nuovo quartiere, di fatto mai sorto definitivamente, prende il via addirittura nel 2004. Per rimanere nell’attualità,  analizziamo solamente le ultime vicissitudini. Con l’avvento dell’amministrazione Micheli ci fu una delibera di non approvazione del Pii, adottato dalla precedente giunta tre giorni prima delle elezioni amministrative. Il motivo erano le volumetrie considerate eccessive. Dopo alcuni giorni di tensioni e di consultazioni, l’operatore presentò una nuova proposta con la riduzione di circa il 50% dell’edificabile. Portato in aula consiliare, il nuovo Pii fu approvato il 20 febbraio 2017. Un anno dopo, cioè alla sua scadenza, i proponenti chiesero una proroga del termine di sottoscrizione della convenzione, che fu concessa a termini di legge. Questo per permettere agli operatori di trovare le necessarie garanzie economiche e fideiussorie per proseguire l’iniziativa. Ancora una volta però la convenzione non fu firmata: all’approssimarsi della nuova scadenza gli operatori richiesero una modifica e un rinvio del termine di presentazione delle fideiussioni. Richiesta giunta tardi, e così lo scorso 21 maggio il piano decadde. Quattro giorni dopo le società Vegagest e Red chiesero la riadozione dell’identico PII, in conformità al Pgt. Vegagest ha, inoltre, depositato un atto unilaterale, in cui si impegna a sottoscrivere la convenzione entro 6 mesi dall’approvazione, su richiesta dell’amministrazione comunale, dimezzando i termini a norma di legge. Il resto è storia della scorsa settimana, con nuova adozione e conto alla rovescia dei 6 mesi pattuiti. «Siamo soddisfatti e orgogliosi di aver operato responsabilmente per il bene dell’intera comunità segratese» commenta il sindaco Paolo Micheli, «e cercando di tutelare il più possibile chi già risiede lì. Se entro 6 mesi la convenzione non verrà sottoscritta approveremo una variante al Pgt e cancelleremo definitivamente le volumetrie». A fargli eco è Roberto De Lotto assessore al Territorio: «Le ricadute pubbliche dell’intervento sono diverse. Oltre alla sistemazione della viabilità negli incroci Cassanese angolo via Di Vittorio e di via Di Vittorio angolo via Morelli, è prevista la riqualificazione del complesso cascinale Boffalora che ospiterà un centro culturale. E abbiamo salvaguardato la frazione nord dell’area, destinata a bosco».