07 Aprile 2017

Un giro d’affari che arrivava a fruttare anche 20mila euro alla settimana. Un vero e proprio drive-in della droga. La gente arrivava, tirava giù il finestrino, si riforniva e se ne andava. Dove? In uno dei posti più impensabili, ma ad alta frequentazione: rampa di accesso della tangenziale Est a Segrate.
A finire in manette con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a scopo di spaccio è stato un marocchino di 35 anni, grazie all’azione degli agenti del commissariato di Lambrate che da parecchio tempo l’avevano messo nel mirino, con tanto di telecamere per poter documentare la sua “attività”. Il blitz è stato compiuto lo scorso venerdì, allorché i poliziotti hanno bloccato l’extracomunitario in possesso di 73 bustine di cocaina, il cui peso complessivo era di 68 grammi. Le dosi, in palline, andavano da mezzo a un grammo e venivano piazzate a un prezzo che oscillava dai 40 agli 80 euro. La modalità era davvero insolita e vedeva coinvolto anche un complice che però è sfuggito alla cattura. Quest’ultimo veniva chiamato dal marocchino arrestato che di volta in volta gli segnalava dove si piazzava. Erano sette i punti dove spacciava e li cambiava in continuazione per potere sfuggire a un’eventuale retata. Su un secondo cellulare il complice riceveva le telefonate degli acquirenti ai quali segnalava la zona di spaccio di quella sera. Il drive-in della droga apriva intorno alle 17 e chiudeva presto, intorno alle 21. I compratori arrivavano e davano il segnale: le quattro frecce accese e un colpo di clacson: dai cespugli compariva il nordafricano, prendeva i soldi, spariva tra le sterpaglie e ritornava con la cocaina. Le indagini andavano avanti da circa dieci mesi, precisamente da maggio 2016. A segnalare per primo lo strano viavai, con sosta sulla rampa, è stato un residente, con tanto di esposto. Da quel momento la polizia di Lambrate ha iniziato a monitorare la zona per capire se effettivamente ci fosse qualcosa di illegale. Per potere osservare senza essere visti l’attività del marocchino, che si concentrava principalmente nel fine settimana, i poliziotti si sono perfino piazzati sulle scale antincendio dell’istituto Sacro Cuore di via Rombon, da dove si godeva di una visuale ottima. E quando hanno avuto la certezza di quanto accadeva hanno deciso di passare all’azione. Hanno bloccato tutte le vie di fuga e sono riusciti ad arrestare il pusher. Naturalmente le indagini non sono ancora concluse.