28 Marzo 2023

Anche LAB Segrate ha deciso di intervenire ufficialmente sul tema sicurezza a Segrate che da qualche settimana sembra essere tornato d’attualità, in particolare dopo una serie di lamentele da parte di alcuni residenti di San Felice. E la lista civica di maggioranza ha deciso di farlo con una lunga riflessione, qui sintetizzata. Eccola: “Spesso, al centro e origine di questo dibattito vi sono racconti e segnalazioni delle intemperanze, giudicate fastidiose, delle fasce giovani e giovanissime della cittadinanza. Questi racconti sono spesso accompagnati da sentimenti di rabbia, insofferenza, preoccupazione, risentimento, paura: vanno presi sul serio. Noi politici e amministratori non possiamo esimerci dall’occuparcene e interrogarci a riguardo. Esistono frange della popolazione ormai convinte di essere state lasciate ai margini. Chi si sente ai margini, si sente distante. Per affrontare il tema della sicurezza e dell’insicurezza in maniera strutturale, noi crediamo che la politica deve occuparsi delle distanze che continuano a crescere. Tra cittadini e istituzioni, tra gruppi di cittadini diversi tra loro, tra mondo giovanile e mondo adulto. Vicinanza è sicurezza. Stare vicini significa imparare a stare al mondo insieme. Significa vedere i danni che i rispettivi spigoli possono provocare l’un l’altro. Significa costruire sintassi relazionali condivise. Noi non crediamo sia possibile produrre sicurezza attraverso la desertificazione della città. In una città silenziosa, buia, spenta, chiusa proliferano le sottoculture, i particolarismi, gli atomismi che esasperano le differenze, i conflitti e i vissuti di solitudine e insicurezza. Una città viva è un prerequisito per la sicurezza. Noi crediamo che il modo migliore di produrre sicurezza sia quello di far sorgere luoghi dove la gente possa avvicinarsi, conoscersi, stare assieme. Dove i giovani possano imparare da adulti competenti come si affrontano e si risolvono i conflitti, senza inutili e dannosi scoppi di violenza. Dove i vissuti di rabbia e frustrazione possano essere discussi assieme, dove, per rispondere a problemi individuali, si costruiscono soluzioni collettive”.

Ed ecco le soluzioni proposte da Lab Segrate: “Ci stiamo muovendo in due direzioni: una urbanistica, una sociale. Dal punto di vista urbanistico, vogliamo cercare di rendere sempre più numerosi e accoglienti gli spazi di aggregazione sul nostro territorio, sia valorizzando l’esistente (per questo abbiamo insistito affinché i centri civici rimanessero aperti il più possibile) sia creando luoghi nuovi (come le piazze scolastiche). Dal punto di vista sociale, abbiamo promosso il lavoro del centro di aggregazione giovanile di Redecesio, la messa in rete delle associazioni, la proposta dell’educativa di strada. Non è un caso che gli assessori che ci rappresentano in giunta, Guido Bellatorre e Giulia Vezzoni, abbiano le deleghe alle Politiche Sociali, alle Politiche Giovanili, alla Mobilità, allo Sport, alla Scuola e all’Associazionismo. Ancora molto resta da fare, e il nostro primo impegno in consiglio comunale e all’interno della maggioranza è che questi luoghi si moltiplichino e siano generativi di socialità virtuosa. Crediamo in una Segrate senza margini, e per questa visione continueremo a lottare”.