11 Marzo 2020

“Condivido e sottoscrivo in pieno le richieste fatte al Governo da Regione Lombardia, Anci Lombardia e dai sindaci dei capoluoghi lombardi: servono subito misure ancora più restrittive per contenere il nuovo coronavirus e misure urgenti di sostegno alle famiglie e alle imprese. Dobbiamo uscire il prima possibile da questa drammatica emergenza sanitaria e far ripartire il Paese” esordiva così, il primo cittadino segratese Paolo Micheli, in un post pubblicato questa mattina sul canale social istituzionale. Uno dei tanti appelli condivisi virtualmente con i propri concittadini in questi giorni difficili. A poche ore dall'ulteriore inasprimento delle misure precauzionali diffuse dal Governo, in favore dell'arresto del contagio, molti sindaci si stanno muovendo di conseguenza, per fare la propria parte. “L'ambiguità non fa bene, bisogna limitare gli spostamenti il più possibile e senza indugi” ha continuato. “Ho invitato tutti gli assessori a rimanere a casa. Per quanto riguarda il personale comunale, ove c'è la possibilità abbiamo adottato le soluzioni del telelavoro e dello smart working. Negli altri casi, ad esempio per funzioni non indispensabili, abbiamo attivato le ferie alternate”. Si cerca, con tutte le forze e le strategie possibili, di congelare la città. “E' ora pienamente in attivo anche il servizio di consegna a domicilio di generi alimentari, e non solo, in collaborazione con i commercianti locali che si sono resi disponibili aderendo all'iniziativa” ha concluso il sindaco. Sono al momento sedici i negozi in lista, tra farmacie, abbigliamento e botteghe alimentari. “Noi siamo qui, fuori dai nostri negozi, con mascherine, guanti e chiavi della macchina in mano pronti a partire” ha raccontato dal Villaggio Ambrosiano Alessandro Bontempi, titolare del Teatrio Caffè la Piazzetta, che in collaborazione con il Panificio Ambrosiano ha aderito al servizio di consegna a domicilio promosso dal Comune. “Io ho deciso di chiudere del tutto il bar per fare la mia piccola parte nel limitare i contatti tra le persone. Così ci stiamo dando da fare per aiutare la panetteria qui accanto, con le consegne; solo nella mattinata sono arrivare dieci chiamate di persone che volevano fare un'ordinazione. E' sicuramente un'esperienza nuova per tutti, la nostra generazione non si è mai trovata a dover affrontare qualcosa di così drammatico; tutto ciò ci mette alla prova”.