21 Luglio 2021

La risposta all’interrogazione presentata dalla Lega nell’ultimo consiglio comunale, riguardo l’istituzione delle cosiddette zone 30 in tutti i quartieri di Segrate e le iniziative messe in campo per fare rispettare il limite di velocità che si è deciso di prevedere, non soddisfa i consiglieri del carroccio. Il documento a firma del capogruppo Marco Carandina era all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale. In sostanza la Lega chiedeva le strade in cui era stata istituita la zona a passaggio inferiori ai 30 chilometri all’ora, l’eventuale posizionamento di dossi dissuasori di elevante velocità e il numero di sanzioni fatte a chi non rispetta tale limite di velocità. A rispondere per l’amministrazione comunale è stato l’assessore alla Polizia Locale Livia Achilli, che ha elencato le vie sottoposte a zona 30 nei quartieri di Milano 2, Segate Centro, Villaggio Ambrosiano, Rovagnasco, quartiere dei Mulini e Lavanderie. L’assessore ha confermato che non sono stati installati dossi artificiali, tranne alcuni nelle vie di spina di Milano 2, ma ad opera del comprensorio. Inoltre ha aggiunto che con l’ufficio tecnico si è provveduto a installare le cosiddette castellane (rialzo della strada) in tre strade e che è intenzione dell’amministrazione comunale, compatibilmente con le risorse di Bilancio, posizionare sistemi fissi o mobili di rilevazione della velocità. In attesa che questo accada, nessuna sanzione è stata al momento comminata. La replica del capogruppo del carroccio è stata lapidaria: “Non siamo soddisfatti della risposta ricevuta dall’assessore. Per fare rispettare le zone 30 servirà una sfida non indifferente. Siamo molto scettici sui risultati di questa iniziativa”.