17 Gennaio 2020

Noi siamo disposti a dialogare con tutti, nel frattempo proseguiamo a sostenere il nostro candidato sindaco Terry Schiavo». A parlare è Roberto Viganò, segretario cittadino della Lega, che fa il punto della situazione e su come intenda muoversi il suo partito. «Dopo 20 anni, e visto che in questo momento siamo la forza trainante del centrodestra, ci sembra giusto che tocchi a un nostro esponente rappresentare l’eventuale coalizione». Quindi, disponibilità al dialogo sul programma, ma sul nome del candidato sindaco niente aperture? «Terry sta lavorando sodo, sul territorio è un caterpillar e poi fa già politica. Chiaro che il suo nome per noi è il massimo, anche perché se quello che ci propongono come altermativa sono Claudio Viganò, che attualmente è in maggioranza, o Laura Aldini, che rappresenta il passato, direi che è impossibile pensare a un passo indietro. Se volessero questo, dovrebbero mettere sul tavolo un profilo elevatissimo e, sinceramente, meglio di quello scelto da noi non ne vediamo». Il segretario del carroccio, dunque, tiene aperto uno spiraglio, possiamo dire anche un po’ a sorpresa, se si tiene conto che da oltre un mese sui social affiancano al nome di Terry Schiavo la dicitura “candidato sindaco”. Resta da capire se sia solo per il timore che dall’alto possano arrivare direttive differenti, come accadde 4 anni fa.
Ma la potenziale coalizione del centrodestra non è solo Lega e Forza Italia, sui cui è concentrata la maggior parte dell’attenzione. Troviamo, infatti, anche Fratelli d’Italia, che per il momento ha scelto la strada della prudenza: niente nomi e un appello, l’ennesimo, a sedersi a un tavolo, mettendo da parte i personalismi. «In questo momento Lega e FI» spiega Gianpietro Ferrari, segretario cittadino di FdI «si rifiutano di dialogare, escludendo di fatto anche la possibilità di un confronto con noi. Con queste prerogative e senza neanche accennare alla composizione di un programma per governare la città, pensiamo sia difficile trovare un accordo per il futuro. Per noi è indispensabile l’approfondita conoscenza della realtà sociale e urbana di Segrate e delle complesse questioni che riguardano la città e il suo sviluppo, per redigere così un programma e scegliere il nome del candidato sindaco. E siamo disponibili a dialogare con le forze naturali del centrodestra per trovare una candidatura comune che rispetti questi principi e che sia la migliore soluzione per Segrate e per i suoi cittadini».