14 Marzo 2022

Dalle sue origini a oggi, l’Idroscalo ha vissuto molti cambiamenti che lo hanno portato ad assumere significati diversi, ma nel tempo è sempre rimasto un punto di riferimento per la cittadinanza, ed è per questo che si può considerare a tutti gli effetti uno dei centri culturali dei Comuni di Milano, Segrate e Peschiera.

Il parco inizialmente doveva costituire un punto di atterraggio per gli idrovolanti, mezzi di trasporto aereo fondamentali negli anni Venti del secolo scorso, in quanto Milano era una delle poche città importanti dell’epoca a non disporre di un proprio bacino d’acqua. Il progetto del parco è stato infatti portato avanti nel 1926 nell’ambito dell’ampliamento del vicino aerodromo di Taliedo, tra i primi aeroporti italiani.

Il piano venne quindi affidato al geometra Gino Utili dell’azienda Caproni, con il supporto del podestà De Capitani D’Arzago: non restava altro che scegliere la sede di questo innovativo Idroscalo. La decisione ricadde su Tregarezzo, localizzato strategicamente tra Segrate e Peschiera Borromeo alle porte di Milano, perché il territorio presentava già delle cave abbandonate e si trovava molto vicino alla stazione ferroviaria di Lambrate, altro centro di rilevanza regionale per i trasporti e le comunicazioni.

Nel 1928 fu quindi possibile dare il via ai lavori, che portarono all’inaugurazione ufficiale del parco il 28 ottobre 1930, a cantieri ancora aperti. A partire da questo momento, l’Idroscalo ha rappresentato molto più di una pista di atterraggio per i velivoli militari ed è presto riuscito a conquistare il cuore dei milanesi, offrendo loro un centro per gli sport acquatici e non, per lo svago e l’intrattenimento all’aria aperta, oltre che uno spazio verde di riposo e convivialità vicino ma al contempo separato dal caos cittadino.

Nei disegni originari era già inclusa la volontà di dotare il parco di apposite strutture per la pratica sportiva e infatti il nuovo bacino d’acqua, alimentato dalle falde del fiume Lambro, ha da subito ospitato competizioni di varia natura. Nel 1934 vi si sono tenuti i celebri Littoriali del remo, gara nazionale di canottaggio che ha avviato una stagione sportiva ricca, con un’offerta destinata ad ampliarsi ancora nei giorni a venire. Quattro anni più tardi, infatti, sono state costruite le tribune per ospitare un pubblico che si faceva sempre più numeroso: così si sono conclusi i lavori di edificazione del parco, che a questo punto ha assunto una fisionomia simile a quella odierna.

La funzione di scalo aereo è venuta a mancare, in seguito ai cambiamenti tecnologici dell’età contemporanea che hanno portato in disuso il mezzo dell’idrovolante, ma i firmatari del progetto avevano intuito questo possibile sviluppo, perciò la vocazione di centro sportivo e sociale è potuta infine prevalere su quella di stazione aeronautica con grande spontaneità. Questa tendenza non si è peraltro arrestata, ma anzi ha continuato a crescere sino ai giorni nostri ed è testimoniata dalle gare sportive di canoa, nuoto, windsurf e canottaggio, oltre che dal notevole numero di sportivi e appassionati di attività outdoor che ogni giorno scelgono il parco dell’Idroscalo, con la sua sezione dedicata al corpo libero e la pista da corsa, per i propri allenamenti.

Sono inoltre presenti una parete per l’arrampicata e aree per la pesca sportiva e dilettantistica, mentre la pratica di altri sport, tra cui il rugby, è gestita da vere e proprie associazioni, ospitate in apposite zone. I servizi però non si rivolgono solo agli sportivi: l’Idroscalo oggi è  forse meglio conosciuto come “mare nostrum” o il “mare dei milanesi”, perché di fatto offre un piccolo angolo di spiaggia a ridosso di un’area balneare attrezzata di giochi per bambini e con tanto di bar e ristoranti.

Negli anni passati, sono stati spesso montati palchi per sostenere eventi musicali e festival di grande portata, che hanno raccolto visitatori da tutta la provincia, ed è stata persino ospitata una discoteca all’aperto, funzionante durante tutto il periodo estivo. La volontà di offrire un ritaglio di spensieratezza nella confusione della città è anche attestata dal gran numero di locali nelle aree limitrofe al parco, oltre che dalla presenza dell’adiacente luna park di Novegro. In fatto di svago, l’Idroscalo ha davvero qualcosa da offrire a tutti, dagli sportivi ai sedentari, dagli adulti ai bambini, dagli amanti delle feste a chi cerca un po’ di disintossicazione dal caos della città.

Chiara Valnegri