05 Maggio 2017

Fumata nera, molto nera, quella uscita dall’incontro tra il sindaco Paolo Micheli e il direttore tecnico di Serravalle, Giuseppe Colombo. Le parti si sono viste martedì mattina in municipio e la situazione non si è sbloccata per nulla. «Colombo ci ha confermato che non esistono problemi da un punto di vista tecnico, le autorizzazioni per dare il via ai lavori ci sono tutte», ha confermato Micheli. «Il problema è chiaramente politico e si snoda su due direttrici. La prima è legata a Pedemontana, che doveva essere pagata proprio da Serravalle e da altri enti che man mano si sono defilati. Ora manca l’ultimo quarto di strada, ma non ci sono i fondi, eppure i lavori devono per forza proseguire e quindi si ipotizza di usare i soldi stanziati per la nostra viabilità speciale. La seconda riguarda le quote di Serravalle in capo al Comune di Milano, che vuole disfarsene, con la Regione pronta ad acquistarle. Solamente che la forbice del prezzo è troppo larga e i due enti non trovano l’accordo». In sostanza, fino a quando non si risolveranno queste due situazioni, l’amministratore delegato di Serravalle, Paolo Besozzi, non ha intenzione di aprire il cantiere del tratto giallo. «Ho espresso a Colombo la mia rabbia e quella dei segratesi» aggiunge il sindaco. «Per noi la viabilità speciale non è solo una strada che permetterà di fare partire i lavori di Westfield, ma soprattutto una necessità per la salute dei  nostri cittadini. È l’ultimo miglio della BreBeMi, che va a confluire nella Cassanese che non regge più il traffico. Che noi si venga usati come arma di ricatto per questioni politiche è inaccettabile». Micheli ha chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione, Roberto Maroni. «Voglio chiedergli come intenda muoversi e avvisarlo che se non trovano una soluzione metterò in atto le azioni eclatanti già annunciate: mando in tilt il traffico sulla Cassanese. Non ci faremo mettere i piedi in testa».