07 Gennaio 2021

Doveva essere l’anno delle amministrative e invece le elezioni del nuovo sindaco di Segrate sono state oscurare dall’esplosione del coronavirus. Proviamo comunque a ripercorrere le notizie segratesi del 2020. Ai primi di gennaio la Lega, proiettata verso la corsa alle elezioni, lancia la prima bomba. Il suo segretario cittadino Roberto Viganò, infatti, dichiara: “Se il centrodestra vuole candidare Laura Aldini e Claudio Viganò, noi andiamo da soli con Terry Schiavo”. Era il 17 gennaio. E una settimana dopo il presidente del consiglio Claudio Viganò decide di non proseguire il dialogo con il centrodestra, intrapreso negli ultimi mesi del 2019, e annuncia che correrà da solo, appoggiato da eventuali liste civiche. Nel centrosinistra, invece, si registra la posizione del sindaco Paolo Micheli che si ricandida ufficialmente, appoggiato da Pd, Segrate Nostra e una civica che porta il suo nome. Intanto alla Mondadori una meravigliosa storia di solidarietà riempie le nostre prime pagine: numerosi dipendenti regalano le proprie ferie, per un totale di 365 giorni, a un loro collega che deve assentarsi dal lavoro per stare accanto alla figlia di 2 anni, affetta da una grave malattia.

Febbraio si apre con i calendiani che ufficializzano il loro sostegno a Micheli, mentre la Lega apre uno spiraglio con Forza Italia, a patto che ci sia discontinuità con il passato. In pratica è una chiusura celata, visto che gli azzurri stanno ragionando su candidati che hanno un forte legame con gli ultimi anni della politica segratese. Pochi giorni dopo l’ex sindaco Adriano Alessandrini viene assolto in corte d’appello. Condannato in primo grado per peculato a 2 anni e a un risarcimento di 6mila e 300 euro per le, come vennero definite da alcuni media, “spese pazze” effettuate con la carta di credito comunale, è stato assolto con formula piena in appello. Resta, invece, un risarcimento contabile, che è stato, però, dimezzato, passando da 17mila euro a 8mila e 600 euro, nel giudizio di secondo grado davanti alla Corte dei Conti. Forte anche di questa sentenza, a metà febbraio, Forza Italia decide di fare la voce grossa e candida a sindaco Laura Aldini, di fatto sfidando la Lega e Fratelli d’Italia. Quest’ultima risponde con un suo uomo, Luca Sirtori e nel centrodestra è il caos. Un 18enne viene arrestato con due chili di hashish in un’operazione del commissariato di Lambrate, ma è solo l’inizio. Due settimane dopo altri 4 arrestati nell’ambito della stessa operazione con 40kg di marijuana ritrovati in un garage. Inizia ad arrivare l’ondata coronavirus. In una sola domenica i supermercati cittadini vengono presi d’assalto dalla gente che svuota le corsie. Restano solo le penne lisce. Anche nel clima di follia generale la gente vuole che la pasta assorba bene il sugo, a quanto pare.

Il 13 marzo Linate chiude i battenti a causa del covid e iniziano le prime iniziative di solidarietà verso chi è in difficoltà economica, con aziende che donano beni e la polizia locale che lavora compatta anche di domenica, donando al San Raffaele i soldi degli straordinari. Il 16 marzo confermati i primi 3 decessi segratesi. Il 23 marzo, invece sono già 71 quelli colpiti da covid e il numero è destinato ad aumentare. Ma c’è anche una bella storia di speranza. Il 23 marzo alla clinica San Rocco la signora Maria compie 100 anni.

Nei primi giorni di aprile i morti salgono a 16 e tra loro c’è anche Letizia Rovetta, maestra della scuola Fermi, e il nonno vigile Gianpiero Luppo. Intanto il Comune acquista due mascherine per ogni segratese e inizia la distribuzione porta a porta. Purtroppo si registrano perfino furti nelle caselle postali, tanta è la psicosi. Il 21 aprile il Viminale ufficializza che l’elezione del nuovo sindaco di Segrate slitterà a settembre, troppo pericoloso creare assembramenti ai seggi.

A maggio inizia quella che viene definita fase 2, alcuni negozi tornano a riaprire, così come l’Idroscalo, e i commercianti vengono dotati di 50 mascherine a testa dal Comune. L’11 maggio si registra l’improvvisa scomparsa di Pino Massa, mister del Città di Segrate, deceduto non per covid.

A giugno la vita pare riprendere gradualmente e con lei tornano tristi episodi di cronaca. A San Felice un ragazzino viene aggredito da alcuni coetanei senza nessun motivo e viene scaraventato con la testa contro una vetrina che va in mille pezzi. Due giorni dopo, l’8 giugno, scatta il coprifuoco dell’alcol nel quartiere, durante le ore serali, deciso dall’amministrazione comunale. In pieno centro, invece, la notte del 24 giugno, spaccata ai danni della vetrina di Ottica Pally e razzia di occhiali da parte dei soliti ignoti.

Luglio si apre con una tragedia. Un 60enne mentre fa il bagno all’Idroscalo ha un malore e annega. Il 3 luglio però una bellissima notizia: anche l’ultimo segratese ricoverato per coronavirus viene dimesso e Segrate è città covid free. Intanto nel centrodestra, spunta il nome di Adriano Alessandrini come candidato sindaco. Il segretario di Forza Italia, Yuri Trebino, assicura che sarà appoggiato da tutta la coalizione, ma Fratelli d’Italia e Lega negano con vigore. Anzi, queste due forze politiche ufficializzano che correranno insieme, sostenendo Luca Sirtori. La Lega quindi taglia Terry Schiavo che da mesi stava già facendo campagna elettorale, ma lei reagisce senza fare alcuna polemica, proiettata già verso Milano, dove ha sempre gravitato il suo impegno politico. A fine luglio Giorgia Meloni si presenta a Segrate per sponsorizzare Sirtori. Una delegazione di Forza Italia parte per Roma e tenta in tutti i modi di coinvolgere Salvini per far tornare sui propri passi almeno la Lega, ma il carroccio locale tiene duro e riesce a imporsi. A questo punto Alessandrini, sentendosi isolato, fiuta la debacle e decide che senza una coalizione forte non correrà per la poltrona di sindaco. E così il 7 agosto viene ufficializzato, per la seconda volta, il nome di Laura Aldini.

Settembre è quasi interamente dedicato a quel poco di campagna elettorale che si riesce a fare, viste le restrizioni legate all’emergenza sanitaria. C’è, però, tempo per ufficializzare la nascita di una fermata della metropolitana a Segrate. Il 22 settembre è il Micheli day. Lo spoglio elettorale conferma che sarà ancora lui alla guida della città per altri 5 anni. Non ci sarà bisogno del ballottaggio.

Una buona notizia per i residenti del Villaggio dei Mulini e del Villaggio Ambrosiano. I primi di ottobre viene aperta la rotatoria di via Morelli, attesa da tantissimi anni. Intanto Micheli presenta la sua giunta, tra conferme e nuovi volti. Il vicesindaco è Francesco Di Chio. Il covid torna a fare paura, i positivi superano le 110 unità (a fine mese saranno 460) e il 15 ottobre arriva il primo caso di una classe in isolamento fiduciario. Il 23 ottobre a Lodi viene scoperto il più grande campo di marijuana in Italia, uno dei proprietari è segratese. Il 5 e il 6 novembre sono giorni di lutto. Segrate piange prima Cecco Re, storica figura dell’Idroscalo Club, e 24 ore dopo Giancarla Della Mora, nel 2017 insignita con l’Ape d’Oro. E a proposito di Api d’Oro, il 19 novembre vengono resi noti i nuovi nomi e la commissione decide anche di premiare tutti i medici di base.

Dicembre scorre via lentamente con la zona rossa a farla da padrona, ma l’anno si chiude con la nevicata del 28 dicembre. Il piano antineve non funziona, le polemiche invadono la città, almeno quanto i fiocchi bianchi e il sindaco Micheli si scusa, spiegando che la ditta che aveva in carico la pulizia strade non ha adempiuto a una serie di obblighi previsti nel capitolato. Ciao 2020, nel bene e nel male (tanto, troppo) sarai ricordato a lungo.