16 Novembre 2018

ASegrate il tennis è una cosa seria. Dall’unione di quattro maestri di questo sport, due nazionali e due di secondo grado, provenienti dal Tennis Club Ambrosiano, nasce Tennis4All, un circolo sportivo volto a creare un polo di attrazione con aspirazioni agonistiche.
«Il nostro è un progetto molto ambizioso», racconta Giorgio Tacconi, uno dei soci promotori dell’iniziativa. «Con i miei colleghi ci siamo trovati a condividere il medesimo intento di creare uno spazio dove i ragazzi possano coltivare la loro passione per il tennis e il loro talento. Nella struttura dove lavoravamo in precedenza avevamo riscontrato delle criticità che ci impedivano di portare avanti il programma che avevamo in mente. Abbiamo deciso così di chiedere in affitto due campi del centro sportivo Marconi di via Pacinotti, vicino alla Cassanese, con cui eravamo già in contatto e che ci ha proposto un contratto adeguato alle nostre attività».
I quattro sportivi hanno impostato un programma in grado di accogliere le esigenze di tutte le persone amanti del tennis, dai bambini agli adulti. «Vogliamo dare a tutti lo spazio di allenarsi», spiega Tacconi. «Organizziamo corsi per bambini la sera e per adulti il pomeriggio, mentre riserviamo le mattine a lezioni private. Da dicembre, appena otterremo la definitiva affiliazione al Coni, abbiamo anche intenzione di organizzare dei tornei, che definiamo “rodeo” perché sono veloci e a eliminazione diretta, che andranno in scena nel weekend per due volte al mese e saranno aperti ai giovani e alle terze e quarte categorie. Quello che caratterizza le nostre attività è sicuramente il livello molto alto, che sta al passo con l’interesse elevato che in questa zona si nutre per il tennis». Una ventata di aria fresca per lo sport tutto, insomma, che ad oggi, a Segrate, vede lo Sporting Milano Due come unico vero centro agonistico. «Siamo riusciti a trovare una sinergia non indifferente con la struttura che ci ospita», dichiara l’istruttore. «Loro avevano bisogno di rilanciare i campi in dotazione, noi di trovare una struttura che potesse sostenere un livello di sport agonistico. Da questo punto di vista abbiamo centrato entrambi gli obiettivi e noi, adesso, abbiamo a disposizione anche un campo coperto pressostatico a doppia membrana che garantisce più luminosità, più pulizia e un certo risparmio energetico. Un ottimo ambiente in cui lavorare. Sapevamo che lanciare un progetto del genere non sarebbe stato semplice, ma la nostra esperienza ci sta aiutando molto. Molti atleti, che allenavamo al centro dove praticavamo in precedenza, ci hanno seguito fino a Segrate. Significa che hanno fiducia in noi. Certo, la strada è lunga, siamo praticamente ripartiti da zero col reclutamento dei ragazzi e questo vuol dire che i primi risultati li avremo tra due o tre anni, però crediamo nei nostri mezzi e ce la metteremo tutta per creare un ambiente che stia al passo con la forte crescita giovanile che stiamo riscontrando negli ultimi tempi. La cosa bella sarebbe creare delle collaborazioni con le scuole della zona in modo da dare vita a un movimento giovanile di tutto rispetto. Se uniamo tutti i presupposti che ci portiamo dietro dalle nostre esperienze precedenti, al fatto che in questa zona ci sia molto interesse, direi che siamo sulla strada giusta».
Segrate si apre dunque a una nuova sfida sportiva che promette più che bene. La città è sempre stata in grado di rispondere in modo molto costruttivo alle esigenze degli atleti che vi risiedono e questa rappresenta senz’altro un’altra ottima occasione per dimostrare che qui lo sport è qualcosa su cui investire in tutti i sensi.
Mattia Rigodanza