24 Febbraio 2021

Quindici anni di amore, devozione e grandissima passione. La Lega nazionale per la difesa del cane, che da tempo, ormai, ha aperto la Sezione Milano a Segrate, continua imperterrita a dare rifugio a circa 500 cani e 100 gatti ogni anno. Grazie a una struttura d’avanguardia, a un gruppo di volontari che lavorano incessantemente e a un team di medici veterinari qualificati che ogni giorno si prende cura degli ospiti, il canile di via Martiri di Cefalonia rappresenta ancora oggi un modello virtuoso di cura dell’animale sia prima, che durante, che dopo l’eventuale adozione. E, come se non bastasse, registra ottimi risultati per quanto riguarda le adozioni. “Anche nell’ultimo anno siamo riusciti a mantenere il trend che ci contraddistingue”, spiega Elisa Cezza, vice responsabile della struttura. “Nel 2020 abbiamo dato in adozione 298 cani e 73 gatti. Ovviamente questi risultati non sono casuali e dietro di essi c’è un lavoro costante e strutturato. Ha sicuramente giovato il fatto che siamo aperti sempre, anche nei festivi, tant’è che le persone con noi si trovano bene a tal punto da tornare a distanza di molti anni”. Sorprendentemente, sembra che neanche il covid abbia inciso più di tanto sull’operato del canile. “C’è stata, forse, una lieve inflessione, ma il centro è comunque sempre stato aperto, ovviamente, per poter offrire le migliori cure agli animali”, continua l’operatrice. “Nonostante fossero sospese le adozioni, le persone hanno continuato a chiamarci per poter avere contatti preliminari in vista della riapertura. E poi, diciamolo, in tempo di lockdown è normale che cresca il desiderio e la necessità di avere qualcuno che faccia compagnia. Anche le adozioni a distanza sono state temporaneamente interrotte. Nei periodi di chiusura totale dovevamo evitare che le persone venissero qua anche solo per portare un cane a spasso una mezz’ora. Questo, naturalmente, ha gravato soprattutto sugli animali, perché loro hanno bisogno di socialità, di arricchimenti ambientali, di scoprire il mondo. E questo, a regime normale, si può fare anche solo versando una minima retta mensile”. Covid o no, il canile pullula sempre di piccoli amici pronti a ricevere l’affetto che meritano. “Al momento cerchiamo una casa a cani come Notturno, un dobermann adulto che arriva da Altamura e che ha passato davvero dei brutti momenti”, racconta Cezza. “È arrivato da noi in gravi condizioni sanitarie, ma, una volta operato, è tornato a essere l’animale dolce e fedele che è tutt’ora. Poi c’è Zack, mezzo pastore, un cane molto partecipe e curioso, uno che lascia trasparire un’immensa voglia di interagire. Uno che ha solo bisogno di una famiglia”. Quella del canile di Segrate è una realtà che deve scuotere le coscienze, che deve rimanere impressa dentro di ognuno. Così che un giorno, magari, passando per via Martiri di Cefalonia, non venga a tutti la voglia di fermarsi.    
Mattia Rigodanza