28 Aprile 2017

Se in un tempo ragionevole Serravalle non dà il via ai lavori del tratto giallo della viabilità speciale, allungo di 30 secondi il rosso del semaforo sulla Cassanese angolo Boffalora e blocco il traffico dell’Est Milano: vediamo poi che succede». Il sindaco Paolo Micheli questa volta pare proprio andarci giù pesante. Mercoledì scorso, 19 aprile a Roma, alla riunione del Comitato investimenti esteri,  il neo amministratore delegato di Serravalle, Paolo Besozzi, ha infatti comunicato l’intenzione di bloccare temporaneamente l’avvio dei lavori nel tratto giallo fino a quando non risolverà una serie di problemi societari interni. «Non va bene per nulla» aggiunge il primo cittadino. «Besozzi ha anche ipotizzato di utilizzare il finanziamento approvato dal Cipe e dal Governo per saldare una serie di debiti di Serravalle. Tutto questo è inamissibile. Quei soldi hanno una destinazione d’uso ben precisa e servono per la viabilità speciale. Abbiamo tutte le autorizzazioni necessarie, è un anno e mezzo che lavoriamo in maniera positiva con l’assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Sorte, con il vice sindaco di Città Metropolitana, Arianna Censi, e con il sottosegretario Ivan Scalfarotto. Siamo giunti alla fine di un iter delicato e ora tutto rischia di bloccarsi per un problema politico interno a Serravalle. Non possiamo accettarlo, ne va di mezzo un interesse pubblico». E così il primo cittadino ha deciso di alzare la voce, passando alle maniere forti: «Il privato, in questo caso Serravalle, non può astenersi dall’aprire il cantiere nel tratto giallo. Quel segmento di strada è fondamentale per la qualità della vita dei miei concittadini. Andrebbe a risolvere un problema di traffico e smog decennale, ulteriormente aumentato con la BreBeMi che di fatto confluisce sul nostro territorio. La Cassanese è di nostra gestione e sono pronto a bloccarla se è necessario. Mando in tilt il traffico dell’Est milanese. Questa volta sono deciso ad andare fino in fondo». Non solo, Micheli minaccia pure di portare la questione in tribunale: «Sono intenzionato anche a fare causa a Serravalle e a chiedere i danni per abuso d’ufficio».